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L’OMS lancia l’allarme per la diffusione di una forma di gonorrea resistente ai farmaci

Milioni di persone affette da gonorrea potrebbero correre il rischio di vedere drasticamente ridotte le  possibilità di cura della malattia a meno che non si intervenga in maniera drastica. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) diversi paesi, tra cui Australia, Francia, Giappone, Norvegia, Regno Unito e Svezia, stanno segnalando casi di resistenza alla cefalosporina, il trattamento di “ultima risorsa” per la gonorrea. Questa malattia a trasmissione sessuale colpisce ogni anno circa 106 milioni di persone, 32.028 casi si sono verificati solo nel continente europeo nel 2010.

Nelle nuove linee guida diffuse dall'OMS viene richiesta una maggiore vigilanza sul corretto uso degli antibiotici e una maggiore ricerca nell’ambito dei regimi terapeutici alternativi per le infezioni gonococciche. Il Piano d'azione globale dell’OMS per controllare la diffusione e l'impatto della resistenza antimicrobica nella Neisseria gonorrhoea richiede anche un aumento della sorveglianza e del reporting di ceppi resistenti, nonché una migliore prevenzione, diagnosi e controllo delle infezioni gonococciche.
La gonorrea costituisce circa un quarto dei casi di infezioni sessualmente trasmissibili curabili. Il patogeno ha però sviluppato la resistenza a molti antibiotici comunemente usati come trattamento, compresi penicillina, tetracicline e chinoloni.
"La gonorrea sta diventando una questione importante per la salute pubblica, a causa della elevata incidenza di infezioni accompagnata dalla diminuzione delle opzioni di trattamento", spiega Manjula Lusti-Narasimhan, del Dipartimento di Salute Riproduttiva e Ricerca dell'OMS. "I dati disponibili mostrano solo la punta dell'iceberg. Senza un'adeguata sorveglianza non sapremo l'entità della resistenza alla gonorrea e senza la ricerca di nuovi agenti antimicrobici, si potrebbe presto potrebbe non essere disponibile alcun trattamento efficace per i pazienti. "

Secondo l’ECDC (European Center for Disease Control and Prevention) in Europa è in crescita il numero di segnalazioni di fallimenti delle terapie a base di cefixime e ceftriaxone, e nel caso in cui questi antibiotici diventassero del tutto inefficaci non ci sarebbe più nessuna opzione disponibile per il trattamento della patologia.

Per questo l’ECDC ha lanciato un Piano di Risposta alla gonorrea che comprende indicazioni pratiche per i medici nella prevenzione e gestione della malattia e una scheda di segnalazione dei casi di resistenza ai farmaci.

Per saperne di più leggi il Piano d’Azione dell’OMS contro la Gonorrea.


Pubblicato il: 13 giugno 2012

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