Rapporto ECDC/OMS sulla sorveglianza e il monitoraggio della tubercolosi in Europa - Rapporto ECDC/OMS sulla sorveglianza e il monitoraggio della tubercolosi in Europa
Rapporto ECDC/OMS sulla sorveglianza e il monitoraggio della tubercolosi in Europa
Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) e l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno pubblicato congiuntamente il nono Rapporto sulla sorveglianza e il monitoraggio della tubercolosi (TB) in Europa.
Nei 30 Paesi dell’Unione Europea/Area Economica Europea (UE/EEA) analizzati dall’ECDC sono stati registrati, relativamente al 2015, 60.195 tra nuovi casi di tubercolosi e ricadute, che ammontano complessivamente a 323.000 considerando l’area più vasta monitorata dall’OMS, pari a 35,5 casi ogni 100.000 abitanti. L’85% dei nuovi casi è stato registrato nei 18 paesi ad alta priorità.
Le morti per tubercolosi nel 2015 sono state circa 32.000, l’equivalente di 3,5 decessi ogni 100.000 abitanti.
Un ulteriore aspetto analizzato nel rapporto, cruciale per il controllo di questa patologia, riguarda le forme di tubercolosi multi-resistenti. Si stima che, nel 2015, un caso su cinque a livello globale si sia verificato nel continente europeo, dove si trovano nove dei trenta paesi con la più alta diffusione di tubercolosi multi-resistente.
Una sezione del rapporto è poi dedicata ai casi di coinfezione HIV-TB, cresciuti del 40% tra il 2011 e il 2015 superando il numero di 27.000 pazienti, dei quali solo il 62% trattati con antiretrovirali.
Nel rapporto si ricorda infine la strategia globale 2016-2035, approvata nel corso della sessantasettesima Assemblea Mondiale della Sanità e inserita nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, per porre fine alla tubercolosi. L’Ufficio regionale per l’Europa dell’OMS, per agevolare il perseguimento dell’obiettivo, nel 2015 ha adottato un piano d’azione che si prefigge, entro il 2020, una riduzione del 35% delle morti e del 25% dei tassi di incidenza della tubercolosi, e di raggiungere almeno il 75% di successi nel trattamento delle forme multi-resistenti. A tal fine sono individuati come fondamentali la tempestività delle diagnosi, l’implementazione di nuovi test diagnostici e nuovi farmaci che garantiscano tempi di trattamento inferiori.
Pubblicato il: 21 marzo 2017