Agenzia Italiana del Farmaco Agenzia Italiana del Farmaco

FDA approva il primo trattamento per l’osteomalacia indotta da tumore - FDA approva il primo trattamento per l’osteomalacia indotta da tumore

Aggregatore Risorse

Aggregatore Risorse

FDA approva il primo trattamento per l’osteomalacia indotta da tumore

Pillola dal Mondo n. 1858 - La statunitense Food and Drug Administration (FDA) ha approvato Crysvita (burosumab-twza) per il trattamento di pazienti di età pari o superiore a due anni con osteomalacia indotta da tumore (TIO), una malattia rara caratterizzata dallo sviluppo di tumori che causano indebolimento e ammorbidimento delle ossa. I tumori associati alla TIO rilasciano una sostanza simile all’ormone peptidico, nota come fattore di crescita dei fibroblasti 23 (FGF23), che abbassa i livelli di fosfato.

La sicurezza e l’efficacia di Crysvita sono state valutate in due studi che hanno arruolato insieme 27 adulti con TIO. In entrambi gli studi, i pazienti hanno ricevuto Crysvita ogni quattro settimane. Nel primo studio, la metà dei pazienti ha raggiunto livelli di fosfato normali fino alla settimana 24 e ha mantenuto livelli normali o quasi fino alla settimana 144. Nel secondo studio, il 69% dei partecipanti ha raggiunto livelli normali di fosfato fino alla settimana 24, mantenendoli normali o quasi fino alla settimana 88. I risultati delle scansioni ossee nei pazienti del primo studio hanno anche suggerito la guarigione delle lesioni ossee correlate all’osteomalacia.

Reazioni di ipersensibilità come rash e orticaria sono state riportate nei pazienti che hanno assunto Crysvita, mentre livelli di fosforo più alti del normale possono essere associati ad un aumentato rischio di nefrocalcinosi.

Gli effetti indesiderati più comuni riportati negli adulti con TIO trattati con Crysvita sono stati ascesso dentale, spasmi muscolari, vertigini, costipazione, reazione nel sito dell’iniezione, eruzione cutanea e mal di testa.

Crysvita era già stato approvato dall’FDA per il trattamento di adulti e bambini di età pari o superiore a sei mesi con ipofosfatemia legata all’X, un disturbo ereditario caratterizzato da bassi livelli di fosfato nel sangue e che porta alla compromissione della crescita e dello sviluppo osseo.


Pubblicato il: 26 giugno 2020

Galleria

Cookie Bar

Modulo gestione cookie

Descrizione cookieBar

Questo sito utilizza cookie tecnici e analytics, necessari al suo funzionamento, per i quali non è richiesto il consenso. Per alcuni servizi aggiuntivi, le terze parti fornitrici, dettagliatamente sotto individuate, possono utilizzare cookies tecnici, analytics e di profilazione. Per saperne di più consulta la PRIVACY POLICY. Per proseguire nella navigazione devi effettuare la scelta sui cookie di terze parti dei quali eventualmente accetti l’utilizzo. Chiudendo il banner attraverso la X in alto a destra rifiuti tutti i cookie di terze parti. Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento attraverso il link "Gestione cookie" presente nel footer.

Social networks
torna all'inizio del contenuto