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Il Direttore Generale dell'AIFA Luca Pani al 68° Congresso FIMMG - Il Direttore Generale dell'AIFA Luca Pani al 68° Congresso FIMMG

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Il Direttore Generale dell'AIFA Luca Pani al 68° Congresso FIMMG

Il Direttore Generale Luca Pani è intervenuto nei giorni scorsi con una presentazione intitolata "L’AIFA incontra la Medicina Generale", al 68° Congresso nazionale della Federazione Italiana Medici Medicina Generale (FIMMG), a Roma. Tema del Congresso “La tecnologia nello studio del medico di famiglia: coniugare approccio olistico e high-tech”.

Partendo da un’analisi sui dati relativi agli anziani, Luca Pani ha evidenziato come l'Italia sia per indice di vecchiaia, in ambito europeo, seconda solo alla Germania, la nazione che ha il più alto numero di anziani in rapporto alla popolazione.

“Entro il 2030 – ha illustrato Luca Pani - gli anziani potrebbero superare il 25% della popolazione, con intuibili conseguenze sull’assistenza sanitaria a causa dell’aumento dei malati cronici”.

Già i dati del Rapporto Nazionale sull’Uso dei Farmaci in Italia riferiti all’anno 2012 avevano infatti evidenziato come le caratteristiche demografiche delle popolazioni si associno in misura significativa all’utilizzazione dei medicinali.

L’età, in particolare, incide fortemente sul consumo dei farmaci, e gli anziani rappresentano la fascia di popolazione con i consumi e i livelli di spesa più alti. Gli individui con età superiore a 64 anni assorbono circa il 54% della spesa territoriale per i farmaci e il 60% dei consumi. Un paziente anziano (ovvero una persona con più di 74 anni) presenta consumi e spesa rispettivamente 22 e 8 volte superiori rispetto a un paziente con età compresa tra i 25 e i 34 anni.

Inoltre, dall’analisi dei profili prescrittivi nella Medicina generale, sono emersi elevati livelli di inappropriatezza sull’uso di antibiotici nella popolazione anziana; il 56% dei pazienti con età compresa tra i 66 e i 75 anni con diagnosi di influenza è stato trattato con antibiotici rispetto al 24% dei pazienti con età inferiore ai 45 anni. L’impiego inappropriato di antibiotici supera infatti il 20% in tutte le condizioni cliniche con particolare impatto per la laringotracheite (48,6%) e la cistite non complicata (37,0%), ed è il Centro Italia a mostrare i livelli più alti di trattamento inappropriato dell’influenza e di raffreddore comune.

Luca Pani ha poi ricordato l’indagine a tappeto condotta dal Geriatrics Working Group dell’AIFA sull’appropriatezza prescrittiva per il paziente anziano:  dallo studio, analizzando i dati presenti nell’Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali dell’AIFA che raccoglie i dati di tutti i farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, relativi all’intera popolazione italiana di 65 anni e oltre, era infatti emerso che in alcuni casi gli effetti positivi dei farmaci non sono pienamente recepiti e che a volte ci sono comportamenti potenzialmente a rischio che richiedono approfondimenti e lo sviluppo di nuove strategie per limitarli.

È necessario, quindi, continuare a monitorare e promuovere l’appropriatezza d’uso dei farmaci nella popolazione anziana, per ottenere una maggiore aderenza al trattamento e ridurre gli eventi avversi da interazione tra farmaci.

Dopo aver illustrato l’impatto delle malattie mentali e la previsione che nel 2020 la depressione, dopo le malattie cardiovascolari, sarà la patologia responsabile della perdita del più elevato numero di anni di vita attiva e in buona salute, Luca Pani ha sottolineato che l’aderenza al trattamento (farmaci antiipertensivi, farmaci per l’asma e la BPCO, farmaci antidepressivi, farmaci antidiabetici) è più alta nella popolazione anziana, ma con ancora bassi livelli di aderenza.

Il Direttore Generale dell’AIFA ha quindi sottolineato con forza l’importanza dei Medici di Medicina Generale (MMG) che devono essere posizionati al centro del sistema di gestione e controllo del territorio poiché hanno un ruolo fondamentale per il controllo dell’appropriatezza e dell’adesione ai trattamenti. I MMG sono anche coinvolti in prima linea, in particolare per i medicinali innovativi, nella rilevazione e segnalazione spontanea delle reazioni avverse e nei programmi di Farmacovigilanza attiva e/o intensiva. Sebbene nel 2012 il numero delle segnalazioni inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza sia stato pari a 29.036, equivalente a un tasso di segnalazione di 489 segnalazioni per milione di abitanti, che ha ormai superato quello di Paesi europei con una forte tradizione nella farmacovigilanza come il Regno Unito, Luca Pani ha fatto però notare che, sempre nel 2012, i medici ospedalieri hanno inviato il 57% delle segnalazioni totali, rilevando così come vi siano ancora poche segnalazioni da parte dei Medici di Medicina Generale.

Un focus è stato dedicato dal Direttore Pani all’importanza che l’adozione di un corretto stile di vita ricopre per evitare o ridurre il ricorso ai farmaci e al ruolo rilevante rivestito in tal senso dalla diffusione di informazioni certificate e corrette.

Ed è proprio in questa ottica che si inserisce l’iniziativa pensata dall’AIFA specificamente per i Medici di Medicina Generale: "Pillole dal Mondo", un servizio che pubblica quotidianamente informazioni sul mondo regolatorio internazionale allo scopo di rafforzare il rapporto con i MMG.

Luca Pani ha quindi ricordato la app nata ad hoc proprio in collaborazione con la FIMMG, per la segnalazione degli eventi avversi “che a breve sarà aperta anche ai pazienti. Ce la invidiano all'estero, dove stanno pensando ora a come farla, mentre noi ce l'abbiamo da un anno”.

“Tutto questo – ha concluso il Direttore Generale - rappresenta le fondamenta di un processo che riteniamo sia ineluttabile se vogliamo che la medicina sia realmente al servizio del cittadino e che il SSN sia realmente equo e solidaristico, principi che ci hanno garantito, nonostante il condizionamento delle risorse, un SSN che ben pochi Paesi nel mondo possono vantare di avere”.

Vedi la presentazione


Pubblicato il: 11 novembre 2013

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