Rapporto OsMed 2012 - I farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo al secondo posto per consumi - Rapporto OsMed 2012 - I farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo al secondo posto per consumi
Rapporto OsMed 2012 - I farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo al secondo posto per consumi
Nel 2012 i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo hanno rappresentato la seconda categoria sia in termini di consumi (242,2 DDD ogni 1.000 abitanti die) sia in termini di spesa farmaceutica complessiva (3.434 milioni di euro). Il 55,5% è stato erogato a carico del SSN in regime convenzionale (1.907 milioni di euro), il 31% è costituito dalla spesa privata sostenuta direttamente dal cittadino (1.062 milioni di euro) e il restante 13,5% è relativo all’acquisto da parte delle strutture sanitarie pubbliche (465 milioni di euro).
La spesa pro capite totale per i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo è stata pari a 57,8 euro e, in sede di confronto europeo, l’Italia è risultato il terzo Paese con la più alta incidenza della spesa pubblica e privata (medicinali dispensati attraverso le farmacie territoriali) per i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, con una quota del 17,8%, preceduta solo da Irlanda (20,7%) e Finlandia (18,4%).
In termini di spesa e di consumi erogati a carico dal SSN la spesa per i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo è pari a 2.372 milioni di euro in crescita del +4% rispetto all’anno precedente e parallelamente sono in incremento anche i consumi del +3,7%, in linea con il trend dei consumi degli ultimi 7 anni.
L’analisi per fascia d’età e sesso conferma l’incremento dell’uso dei farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo al crescere dell’età, in particolare a partire dalla categoria degli ultrasessantacinquenni in cui arriva ad oltre il 60% della popolazione in queste fasce d’età. Parallelamente, anche la spesa pro capite sostenuta dal SSN aumenta con l’età dei pazienti fino a raggiungere il livello massimo di 108,7 euro pro capite nella fascia di età con più di 74 anni, senza differenze di genere significative.
Nello specifico dell’assistenza convenzionata gli inibitori della pompa protonica mantengono il primo posto sia in termini di consumi (69,7 DDD ogni 1.000 abitanti die) sia in termini di spesa (15 euro pro capite).
Il lansoprazolo è la molecola che si associa alla più alta spesa pro capite (4,5 euro) e rappresenta la maggiore incidenza sulla spesa farmaceutica convenzionata dei farmaci attivi sull’apparato gastrointestinale (14%); i consumi evidenziano una lieve riduzione del -0,2% rispetto all’anno precedente. Questo principio attivo e gli altri inibitori di pompa protonica che seguono in ordine decrescente di spesa (pantoprazolo, omeprazolo e esomeprazolo) evidenziano anche i più alti livelli di consumo nella categoria terapeutica, insieme alla metformina. Il lansoprazolo è l’inibitore di pompa protonica che si colloca al terzo posto tra i primi 30 principi attivi in termini di spesa (con una spesa convenzionata di 267 milioni di euro), sebbene in termini di consumi abbia perso la propria posizione (collocandosi al 6° posto) a vantaggio dell’atorvastatina.
Pubblicato il: 26 settembre 2013