FAQ - Farmaci a base di vitamina D
Aggiornamento del 21 febbraio 2023
Che cos’è la vitamina D?
È un ormone prodotto a livello della cute a seguito dell'esposizione solare. Piccole quantità possono essere assunte anche con la dieta (olio di fegato di merluzzo, salmone, pesce azzurro, tuorlo d’uovo, latte e latticini, maiale, fegato di manzo, ecc.).
A cosa serve la vitamina D?
- regola l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, favorendo la normale formazione e mineralizzazione dell'osso.
- Contribuisce alla normale contrattilità muscolare.
- Agisce sul sistema immunitario.
Come garantirsi un apporto sufficiente di vitamina D?
Un’esposizione solare regolare è il modo più naturale ed efficace. La dieta non può essere considerata una fonte adeguata perché la presenza nella maggior parte degli alimenti è piuttosto limitata.
Quando occorre misurare il livello di vitamina D nell’organismo?
Il dosaggio va effettuato solo in presenza di specifiche condizioni di rischio, su indicazione del medico.
Come si misura il livello di vitamina D?
Il livello di vitamina D si misura mediante un esame del sangue (dosaggio nella forma 25(OH)D).
Quando è opportuno iniziare la terapia con vitamina D in persone sane asintomatiche?
Sebbene sia inappropriato il dosaggio della vitamina D (25OHD) in persone sane asintomatiche, il livello soglia per iniziare la terapia è di 10-12 ng/mL (o 25-30 nnmol/L).
Quando è indicata l’integrazione farmacologica della vitamina D indipendentemente dal dosaggio?
- ospiti di residenze sanitario-assistenziali
- persone con gravi deficit motori o allettate che vivono al proprio domicilio
- donne in gravidanza o in allattamento
- persone con osteoporosi da qualsiasi causa per cui non è indicata una terapia remineralizzante
Quando è indicata l’integrazione farmacologica della vitamina D a seguito del dosaggio?
- livelli di vitamina D inferiori a 12 ng/mL (o 30 nmol/L) e sintomi di ipovitaminosi (astenia, mialgie, dolori diffusi o localizzati, frequenti cadute immotivate)
- riscontro occasionale di livelli di vitamina D inferiori a 12 ng/mL (o 30 nmol/L) in persona asintomatica
- livelli di vitamina D inferiori a 20 ng/mL (o 50 nmol/L) in persona in terapia di lunga durata con farmaci interferenti col metabolismo della vitamina D (antiepilettici, glucocorticoidi, antiretrovirali, antimicotici, ecc.)
- livelli di vitamina D inferiori a 20 ng/mL (o 50 nmol/L) in persona con malattia che può causare malassorbimento nell’adulto (fibrosi cistica, celiachia, morbo di Crohn, chirurgia bariatrica, ecc.)
- livelli di vitamina D inferiori a 30 ng/mL (o 75 nmol/L) in persona con iperparatiroidismo primario o secondario
- livelli di vitamina D inferiori a 30 ng/mL (o 75 nmol/L) in persona con osteoporosi di qualsiasi causa o osteopatia accertata candidata a terapia remineralizzante per la quale la correzione dell’ipovitaminosi dovrebbe essere propedeutica all’inizio della terapia
In quali casi è inefficace o inappropriata la somministrazione di farmaci a base di vitamina D?
La somministrazione di vitamina D è inefficace e inappropriata per la prevenzione cardiovascolare e cerebrovascolare e per la prevenzione dei tumori.
La somministrazione di vitamina D è inefficace anche nella protezione dal COVID-19 e dalle infezioni respiratorie in generale.
I medicinali a base di vitamina D possono essere acquistati senza prescrizione del medico?
No, necessitano di prescrizione medica.