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JAMA. Studio sugli eventi avversi associati agli antibiotici nei pazienti ospedalizzati
Tra i pazienti adulti ospedalizzati trattati con terapia antibiotica, uno su cinque sperimenta eventi avversi associati. È quanto emerge da uno studio dei ricercatori della Hopkins University, pubblicato su Jama Internal Medicine.
Nel corso della ricerca, condotta presso l’ospedale John Hopkins di Baltimora, sono stati esaminati i dati clinici di 1488 pazienti ricoverati nei quattro reparti di medicina generale tra settembre 2013 e giugno 2014, di cui 758 donne (51%), con età media di 59 anni, trattati con antibiotici per almeno 24 ore.
Tra le condizioni mediche più comuni dei ricoverati il diabete (491 [33%]), la malattia polmonare strutturale (327 [22%]) e l’insufficienza cardiaca congestizia con una frazione di eiezione inferiore al 40% (178 [12%]). La durata mediana dei ricoveri è stata di 4 giorni, mentre le indicazioni più comuni per la terapia antibiotica sono risultate le infezioni delle vie urinarie (179 [12%]), infezioni cutanee e del tessuto molle (119 [8%]), polmonite acquisita in comunità (104 [7%]). Cefalosporine di terza generazione, vancomicina parenterale e cefepime sono risultate le classi antibiotiche più somministrate.
I pazienti sono stati osservati per 30 giorni dall’inizio della terapia antibiotica con lo scopo di verificare lo sviluppo di eventi avversi gastrointestinali, dermatologici, muscolo-scheletrici, ematologici, epatobiliari, renali, cardiaci e neurologici, e per 90 giorni per lo sviluppo di infezioni da Clostridium difficile o infezione da organismo resistente a più farmaci (MDRO). A differenza di altri studi precedenti pubblicati, i ricercatori hanno valutato gli eventi avversi che si sono verificati sia nell’ambiente ospedaliero che dopo le dimissioni, consentendo così di definire un quadro più globale e preciso.
Il totale degli eventi avversi associati agli antibiotici verificatisi ammonta a 324, dei quali 186 avvenuti entro 30 giorni e 138 entro 90. Tra questi ultimi, 54 sono stati casi di infezione da C. difficile e 84 infezioni da organismo resistente a più farmaci. Gli eventi avversi più comuni sono state le anomalie gastrointestinali, renali e ematologiche, rispettivamente 78 (42%), 45 (24%) e 28 (15%). I ricercatori hanno inoltre registrato, per ogni ulteriore periodo di 10 giorni di terapia antibiotica, un aumento del 3% del rischio di insorgenza di un evento avverso.
Published on: 18 June 2017