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L’OMS aggiorna l’Essential Medicines List

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha aggiornato l’Essential Medicines List (EML) aggiungendo 30 medicinali per adulti e 25 per bambini. Il totale dei farmaci ritenuti essenziali dall’OMS per affrontare le più importanti esigenze sanitarie sale così a 433. Per 9 di essi, già presenti nella precedente versione, sono state specificate le nuove indicazioni terapeutiche.

Introdotta nel 1977 in occasione dell’approvazione, da parte dell’Assemblea Mondiale della Sanità, dell’Health for all, principio guida dell’OMS, la lista viene rivista e aggiornata ogni due anni da un comitato di esperti e ad essa fanno riferimento molti Paesi per la definizione delle politiche per garantire l’accesso ai medicinali.

“Medicinali sicuri ed efficaci sono una parte essenziale di qualsiasi sistema sanitario” ha dichiarato Marie-Paule Kieny, Direttore Generale dell’OMS per i Sistemi Sanitari e l’Innovazione. “Assicurare che tutte le persone possano accedere ai medicinali necessari, quando e dove ne abbiano bisogno, è fondamentale per i progressi dei Paesi verso la copertura sanitaria universale”.

L’innovazione più rilevante della nuova versione dell’EML si registra nella sezione degli antibiotici – tra i quali gli esperti dell’OMS ne hanno aggiunti 10 per gli adulti e 12 per i bambini - ed è rappresentata dall’introduzione di tre categorie per la loro classificazione: Access, Watch e Reserve.

Rientrano nel primo gruppo gli antibiotici destinati al trattamento di una vasta gamma di infezioni comuni, per i quali l’OMS raccomanda dunque la costante disponibilità, come l’amoxicillina, un antibiotico ampiamente usato per trattare infezioni come la polmonite.

Il gruppo Watch include invece gli antibiotici raccomandati come trattamenti di prima o seconda scelta, per un numero inferiore di infezioni. È il caso della ciprofloxacina, usata per la cistite e le infezioni delle vie respiratorie superiori tra cui la sinusite e la bronchite batteriche. L’utilizzo degli antibiotici rientranti in questa categoria dovrebbe essere ridotto drasticamente per evitare ulteriori sviluppi della resistenza antimicrobica.

Infine, nel gruppo Reserve sono stati inseriti gli antibiotici di ultima linea, come la colistina e alcune cefalosporine, da utilizzarsi solo nelle situazioni più gravi, quando tutte le altre alternative sono fallite, come ad esempio per le infezioni pericolose per la vita, provocate da batteri antimicrobico-resistenti.

La classificazione introdotta recepisce le indicazioni del Piano d’azione mondiale dell’OMS sulla resistenza antimicrobica, che mira a combattere lo sviluppo di batteri antimicrobico-resistenti, incentivando l’appropriatezza prescrittiva e l’aderenza terapeutica, e a preservare l’efficacia degli antibiotici di ultima linea. Al momento è previsto che le nuove categorie si applichino solo agli antibiotici usati per trattare 21 delle più comuni infezioni generiche, ma, se rivelatesi funzionali, nelle versioni future dell’EML potrebbero essere estese anche ai farmaci per il trattamento di altre infezioni.

Tra i nuovi farmaci inseriti nell’EML rientrano: due trattamenti orali (dasatinib e nilotinib) per la leucemia mieloide cronica; la prima terapia combinata (sofosbuvir/ velpatasvir) per trattare tutti e sei i tipi di epatite C; dolutegravir, per il trattamento dell’infezione da HIV e la profilassi di pre-esposizione (PrEP) con solo tenofovir o in combinazione con emtricitabina o lamivudina, per prevenire l’infezione; delamanid, per il trattamento dei bambini e degli adolescenti con tubercolosi multiresistente (MDR-TB) e clofazimina per bambini e adulti con MDR-TB; alcuni farmaci per le cure palliative.


Pubblicato il: 07 giugno 2017

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