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Uno studio americano dimostra l’efficacia del trattamento precoce dell'HIV - Uno studio americano dimostra l’efficacia del trattamento precoce dell'HIV

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Uno studio americano dimostra l’efficacia del trattamento precoce dell'HIV

Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dal Centro di Scienze della Salute dell’Università del Texas e pubblicato sul “New England Journal of Medicine” dimostra il vantaggio di iniziare la terapia antiretrovirale entro i primi quattro mesi dall’infezione da HIV, il virus che causa l'AIDS.

I ricercatori hanno analizzato i dati di circa 500 pazienti con infezione da HIV– 1 e hanno scoperto che coloro che hanno iniziato la terapia antiretrovirale entro quattro mesi dall’infezione –  e avevano un numero più alto di linfociti T CD4+ all'inizio della terapia –  ha avuto una ripresa maggiore di linfociti T CD4+ rispetto a chi aveva iniziato il trattamento più tardi.

Il numero normale di linfociti T CD4+ è stato ripristinato nel 64 % dei pazienti che hanno iniziato la terapia antiretrovirale entro quattro mesi di infezione, contro il 34% dei pazienti che hanno iniziato il trattamento più tardi.

I linfociti T CD4+ sono i linfociti T Helper e la loro funzione principale è quella di organizzare la risposta immunitaria. Diventano oggetto dell’attacco da parte dell’HIV, che può infettare tutte quelle cellule che hanno il recettore CD4 in superficie. Danneggiando e distruggendo i linfociti CD4+, l’HIV provoca quindi l’immunodeficienza tipica dell’AIDS.

Nei quattro mesi successivi all’infezione da HIV, il sistema immunitario cerca di aumentare i livelli di cellule T CD4+. Dopo questo aumento temporaneo, i livelli delle cellule cominciano a diminuire. Lo studio suggerisce quindi  –  secondo i ricercatori – “una maggiore urgenza nell’iniziare prima la terapia antiretrovirale, quando la maggior parte delle “armi” immunitarie sono ancora a disposizione dell’organismo.

Leggi l’articolo originale su The New England Journal of Medicine


Published on: 18 February 2013

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