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L’Accademia per la Salute e il Benessere delle persone e dell’ambiente. A Brescia, sotto la guida del Rettore Pecorelli “nasce” la prima Università tematica Health Wealth - L’Accademia per la Salute e il Benessere delle persone e dell’ambiente. A Brescia, sotto la guida del Rettore Pecorelli “nasce” la prima Università tematica Health Wealth
L’Accademia per la Salute e il Benessere delle persone e dell’ambiente. A Brescia, sotto la guida del Rettore Pecorelli “nasce” la prima Università tematica Health Wealth
All’inaugurazione del 32° Anno accademico dell’Università di Brescia il Prof. Sergio Pecorelli, Rettore dell’Università e Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco, ha illustrato la profonda, innovativa, trasformazione disegnata per l’Ateneo. Abbandonata la tradizionale connotazione generalista in cui sono le discipline insegnate a caratterizzare le Università, a Brescia la prospettiva si è ribaltata e saranno i temi, gli obiettivi e i valori scelti dall’Ateneo, Health & Wealth appunto, a indirizzare in un’ottica multidisciplinare le attività dei Dipartimenti. Una sfida epocale motivata anche dalla scelta di voler essere motore di un cambiamento volto a rilanciare l’economia, la cultura, la ricerca, l’industria per generare salute e benessere per le nuove e vecchie generazioni. “La nostra cultura ci deve aiutare a ricollocare l’uomo al centro dei processi di sviluppo” ha sottolineato il Prof. Pecorelli “non dobbiamo lavorare per l’economia, la tecnologia, la politica, ma dobbiamo garantire che l’economia, la tecnologia e la politica siano al servizio dell’uomo e del suo benessere”.
Una luce ambrata ad illuminare l’orchestra schierata sul palco del Teatro Grande di Brescia, una sportiva di “razza”, Margherita Granbassi, tre volte campionessa mondiale di fioretto ed olimpionica a Pechino 2008, nella veste di presentatrice e il pubblico delle grandi occasioni accorso da ogni parte del Paese determinando il tutto esaurito, negli oltre 1000 posti a sedere in sala, già una settimana prima dell’evento. E’ cominciata così, lo scorso 24 febbraio, la cerimonia di apertura del 32° Anno Accademico dell’Università di Brescia. Stessa attesa, stesso silenzio dello scorso anno all’ingresso dei docenti, dei Presidi di Facoltà, dei Rettori e del Presidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) nelle loro toghe cerimoniali bordate di ermellino, stessa commozione quando il coro ha intonato l’Inno di Mameli. Ma ben diversa dalle altre edizioni l’atmosfera quando, con la sua relazione, il Rettore Pecorelli ha illustrato il percorso innovativo delineato per l’Università ed è emerso chiaramente il valore dirompente delle scelte difficili ma entusiasmanti intraprese. “Dobbiamo essere” ha spiegato il Prof. Pecorelli “ il riferimento per una rinascita culturale che coniughi conoscenza e benessere sociale ed economico. Senza crescita economica si generano disoccupazione e povertà che si traducono in un aumentato rischio di malattie evitabili legate a cattiva alimentazione, assenza di cure; in un incremento dell’inquinamento conseguenza di tecnologie obsolete; in un malessere sociale che porta con sé delinquenza, istruzione inadeguata, mancanza di assistenza sociale. L’università deve diventare il nodo centrale di ogni processo di sviluppo che metta a sistema l’industria e la finanza, le istituzioni e i decisori, il welfare e la società, i cittadini e la cultura, il paese e il mondo. La decisione che abbiamo preso quest’anno nel Senato accademico e nel Consiglio di Amministrazione, è stata di concentrare i nostri sforzi nella proposta di rilancio del territorio e del Paese: abbiamo scelto con autonomia e responsabilità un tema su cui misurarci e lo abbiamo chiamato Health&Wealth. Salute e benessere delle persone e dell’ambiente. L’autonomia ci deve permettere di mettere in campo liberamente sia la nostra capacità di ricerca che il nostro impegno nell’alta formazione. La nostra responsabilità è quella di massimizzare le ricadute delle nostre attività. Un percorso da intraprendere anche con le con le altre Università e Enti di ricerca, con il sistema delle imprese e della sanità, con le Istituzioni e con i decisori, in Italia e nel mondo, che vorranno accettare la sfida lanciata da Brescia per il benessere dei cittadini. La popolazione del pianeta, infatti, invecchia e vive più a lungo. Oggi un ottantenne ha capacità fisiche, motorie, intellettuali impensabili 50 anni fa. Chi nasce oggi vivrà 104 anni, la popolazione con più di 65 anni però ha almeno una patologia cronica. Cosa accadrà tra 10 o 20 anni?”.
“Oggi la tecnologia ci consente di navigare nel corpo umano” ha sottolineato il Prof. Pecorelli “utilizzando la diagnostica per immagini e i modelli matematici e rende possibile guidare la rigenerazione nervosa. Dobbiamo mettere insieme la tecnologia e i nuovi materiali con la medicina e la nutrizione, l’etica e l’economia, individuare nuovi trattamenti preventivi e terapeutici, nuovi dispositivi per vivere meglio, per avere case che non inquinano e che rispondano alle esigenze di chiunque, che sia un bambino, un adulto, un anziano. Che sia sano o disabile. Questo stiamo progettando a Brescia. Questo faremo”.
Nel ricordare come l’Università produca conoscenza e cultura, sia luogo di creatività, di ricerca di valori che a loro volta generano valore, sia un laboratorio di pensiero libero, laico, aperto e democratico e, in molti casi, un’Istituzione pubblica, il Prof. Pecorelli ha evidenziato il ruolo insostituibile della ricerca scientifica nel governo politico delle sfide che si proiettano verso le future generazioni. La ricerca e la scienza sono le basi su cui si fonda il progresso del territorio e delle comunità e l’investimento in esse è quanto mai fondamentale tanto più in un paese, come l’Italia dove la ricerca, pur se scarsamente finanziata, risulta tra le più produttive al mondo. “Il nostro esercito di ricercatori è la metà dei francesi, un terzo dei tedeschi, un settimo dei giapponesi, un quattordicesimo degli americani” ha ricordato Pecorelli “eppure nella stesura di articoli scientifici l’Italia è in testa insieme a Gran Bretagna e Canada, con una produzione tripla rispetto agli USA e alla Germania. Ciò che manca alla nostra Università non è quindi la qualità della ricerca ma il riconoscimento di un ruolo strategico nell’agenda di sviluppo del paese”. La ricerca è piacere, è gusto di conoscere ed è importante non tanto e non solo per le sue ricadute sul piano dei benefici materiali ma perché la scienza insegna a pensare e a confrontarsi, indica un metodo e aiuta a decidere consapevolmente. La qualità del futuro della prossima generazione dipende senz’altro dalla creazione in Europa di un ambiente culturale caratterizzato da conoscenza profonda e diffusa, da una innovazione a disposizione di tutti. In Europa, vale a dire dove sono nate e cresciute la scienza, l’arte e la filosofia.
Dopo un applauso lungo e partecipato che ha seguito la conclusione della sua relazione il Prof. Pecorelli ha voluto porre all’attenzione dei presenti il tema della salute dei bambini invitando il Prof. Alberto Ugazio, Direttore del Dipartimento di Medicina dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, a tenere una lectio magistralis sul tema del “Futuro del bambino in una società che invecchia”. “Per migliorare qualitativamente l’aspettativa di vita dei bambini di oggi, per trasformarla nell’aspettativa di una vita sana, attiva, in pieno benessere” ha spiegato il prof. Ugazio “dobbiamo dedicare molte più attenzioni e risorse al benessere dell’embrione e del feto in gravidanza e agli stili di vita del bambino nelle primissime età della vita. E’ in questo periodo che viene programmato il funzionamento dei nostri geni. In seguito possiamo soltanto operare piccoli ritocchi o aggiustamenti: il programma è già stato scelto nei «2 golden years»”. Per fare questo è necessario l’impegno di tutti, in primis delle famiglie che insieme alla scuola e agli specialisti devono sforzarsi di imprimere nei loro figli “i geni della salute” e dei corretti stili di vita favorendo l’attività fisica e un’alimentazione salutare”.
Vincere la sfida per la conquista di Health & Wealth richiede impegno, capacità progettuale in un’ottica internazionale, entusiasmo e partecipazione. Il Rettore Pecorelli ha ricordato le giornate entusiasmanti vissute nei mesi di preparazione del progetto ed ha invitato tutte le Istituzioni, pubbliche e private, ad accompagnare l’Università in questo nuovo percorso per rendere concreto un obiettivo tanto semplice quanto importante: costruire insieme il futuro delle prossime generazioni.
Guarda il video messaggio del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin
Published on: 28 February 2014