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Efficacia della terapia con statine negli uomini e nelle donne, una meta-analisi su The Lancet - Efficacia della terapia con statine negli uomini e nelle donne, una meta-analisi su The Lancet
Efficacia della terapia con statine negli uomini e nelle donne, una meta-analisi su The Lancet
Secondo una meta-analisi di studi su statine condotta dal Cholesterol Treatment Trialists' (CTT) Collaboration e pubblicata su The Lancet, la terapia con statine per l’abbassamento dei valori del colesterolo LDL non presenta differenze di efficacia tra uomini e donne.
I ricercatori hanno eseguito una meta-analisi sui dati provenienti da 22 studi condotti su terapie con statine versus controllo (n = 134.537) e da cinque studi che confrontavano terapie con statine più intensive e meno intensive (n = 39.612). Gli effetti su eventi vascolari maggiori, eventi coronarici maggiori, ictus, rivascolarizzazione coronarica e mortalità sono stati ponderati per la riduzione di 1 0 mmol/L di colesterolo LDL e gli effetti negli uomini e nelle donne sono stati comparati con un modello di Cox aggiustato per differenze non legate al genere. Per le analisi dei sottogruppi, è stato utilizzato un intervallo di confidenza (CI) del 99% per tenere conto della molteplicità dei confronti.
46.675 (27%) su 174.149 partecipanti assegnati in modo casuale erano donne. L’assegnazione a un gruppo trattato con statine ha avuto effetti simili in termini assoluti sulle concentrazioni di lipidi a un anno negli uomini e nelle donne (il colesterolo LDL si è ridotto di circa 1 1 mmol/L negli studi statina vs controllo e di circa 0 5 mmol/L negli studi terapia più intensiva vs terapia meno intensiva). In questi studi le donne avevano generalmente un rischio cardiovascolare inferiore rispetto agli uomini. Le riduzioni percentuali per riduzione 1 0 mmol/L di colesterolo LDL negli eventi vascolari maggiori sono state complessivamente simili nelle donne (RR 0 84, 99% CI 0 78-0 91) e negli uomini (RR 0 78, 99% CI 0 75-0 81, valore p rettificato per eterogeneità di genere = 0 33) e anche nelle donne e negli uomini al di sotto del 10% di rischio cardiovascolare assoluto previsto a cinque anni (eterogeneità aggiustata p=0 11). Analogamente, le riduzioni percentuali negli eventi coronarici maggiori, nella rivascolarizzazione coronarica e nell’ictus non differivano significativamente per genere. Nessun effetto negativo sui tassi di incidenza del cancro o sulla mortalità non-cardiovascolare è stato notato per entrambi i sessi. Questi benefici netti si sono tradotti in riduzioni della mortalità per tutte le cause con la terapia con statine sia per le donne (RR 0 91, 99% CI 0 84-0 99) che per gli uomini (RR 0 90, 99% IC 0 86-0 95; regolata eterogeneità p = 0 43).
La terapia con statine per la prevenzione di eventi vascolari maggiori – hanno concluso gli Autori – ha una efficacia simile negli uomini e nelle donne con rischio equivalente di malattia cardiovascolare.
Per approfondimenti e informazioni sullo studio vai a The Lancet
Published on: 12 January 2015