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L’uso dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2012: i dati su antibiotici e farmaci a brevetto scaduto - L’uso dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2012: i dati su antibiotici e farmaci a brevetto scaduto

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L’uso dei farmaci in Italia nei primi nove mesi del 2012: i dati su antibiotici e farmaci a brevetto scaduto

Dai dati del Rapporto OsMed dell’AIFA sull’impiego dei medicinali per il periodo gennaio-settembre 2012 emerge che il consumo di antibiotici in regime di assistenza convenzionata (farmaci erogati dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso le farmacie pubbliche e private) nei primi nove mesi dello scorso anno si attesta sulle 21 dosi giornaliere ogni mille abitanti. Tale dato evidenzia una riduzione del -6,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sempre rispetto al periodo gennaio-settembre 2011, anche la spesa ha fatto segnare una riduzione del -18,3% per questa categoria di farmaci: il valore procapite è stato infatti pari a 9,0 euro.

I consumi hanno continuato a mostrare un’ampia variabilità regionale e, in particolare, sono stati caratterizzati da un gradiente Nord-Sud. Tutte le Regioni hanno mostrato una riduzione dei consumi rispetto al 2011 e i maggiori decrementi sono stati registrati nelle Regioni Basilicata (-12,4%), Molise (-11,7%) e Liguria (-10,4%)  mentre le riduzioni meno rilevanti sono state rilevate in Valle d’Aosta (-0,8%), Lombardia (-1,4%), e Sardegna (-2,1%).

Le categorie di antibiotici maggiormente utilizzate in regime di assistenza convenzionata sono state le associazioni di penicilline, inclusi gli inibitori della beta lattamasi, seguite dai macrolidi e dai fluorochinoloni. Invece, la categoria associata alla maggiore spesa sono risultate le cefalosporine di terza generazione, seguite dalle associazioni di penicilline, inclusi gli inibitori della beta lattamasi, e dai fluorochinoloni. Tutte le categorie hanno mostrato un andamento decrescente sia nella spesa sia nei consumi, ad eccezione delle cefalosporine di quarta generazione, che hanno registrato una crescita sia nei consumi sia nella spesa.

I medicinali a brevetto scaduto invece hanno costituito quasi il 40% (38,4%) della spesa convenzionata (farmaci erogati dal SSN attraverso le farmacie pubbliche e private) e più della metà delle dosi giornaliere ogni mille abitanti consumate (55,3%).

Sia la spesa sia i consumi dei farmaci a brevetto scaduto sono aumentati rispetto al 2011 rispettivamente del +6,4% e del +10,2%. A far registrare i maggiori incrementi di utilizzo sono state Calabria (+13,4%) e Sardegna (+12,4%), rispettivamente al diciassettesimo e ventunesimo posto per consumo. Inoltre, va evidenziato che nel corso del 2012 hanno perso la copertura brevettuale molecole ad elevato impatto sui consumi, come l’atorvastatina, il candesartan e l’irbesartan, tutti appartenenti alla categoria dei farmaci per l’apparato cardiovascolare.

I medicinali equivalenti, i cosiddetti “generici puri” , hanno rappresentato il 25,2% della spesa totale dei medicinali a brevetto scaduto (assistenza convenzionata), quasi il 10% (9,7%) della spesa totale e il 17,3% del consumo totale di farmaci.
Tra i primi trenta principi attivi a brevetto scaduto a maggior spesa è rimasto stabile al primo posto il lansoprazolo, seguito da altri due inibitori della pompa protonica: il pantoprazolo e l'omeprazolo.

Per maggiori approfondimenti scarica il Rapporto sull’uso dei farmaci in Italia gennaio-settembre 2012


Pubblicato il: 05 febbraio 2013

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