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FDA approva tedizolid fosfato per trattare le infezioni della pelle e combattere i batteri resistenti

La Food and Drug Administration statunitense (FDA) ha approvato tedizolid fosfato, un nuovo antibatterico indicato per il trattamento di adulti con infezioni della pelle.

Tedizolid fosfato è approvato per il trattamento di pazienti con infezioni batteriche acute della pelle e della struttura cutanea (ABSSSI) causate da alcuni batteri tra cui lo Staphylococcus aureus (compresi i ceppi resistenti alla meticillina (MRSA) e i ceppi suscettibili alla meticillina), varie specie di Streptococcus e Enterococcus faecalis. Tedizolid fosfato è disponibile per uso endovenoso e orale.

Si tratta del secondo nuovo farmaco antibatterico approvato dalla FDA per il trattamento della ABSSSI dopo l’autorizzazione alla dalbavancina, anche per il trattamento di pazienti con ABSSSI causate da Staphylococcus aureus e varie specie di Streptococcus.

"L'approvazione di oggi fornisce ai medici e ai pazienti una nuova opzione di trattamento per le infezioni cutanee gravi", ha detto Edward Cox, Direttore dell’Ufficio Prodotti Antimicrobici dell’FDA.

Tedizolid fosfato è stato designato come un prodotto qualificato malattie infettive (QIDP) e ha goduto di un esame accelerato.

La sicurezza e l'efficacia del farmaco sono state valutate in due studi clinici con 1.315 adulti affetti da ABSSSI. Ai partecipanti sono stati somministrati, in maniera randomizzata tedizolid fosfato o linezolid, un altro farmaco antibatterico approvato per il trattamento della patologia. I risultati hanno mostrato che tedizolid aveva un profilo di efficacia paragonabile a linezolid per il trattamento dell’ABSSSI.

Gli effetti indesiderati più comuni individuate negli studi clinici sono stati nausea, mal di testa, diarrea, vomito e vertigini. La sicurezza e l'efficacia del medicinale non sono state valutate in pazienti con diminuzione dei livelli di globuli bianchi (neutropenia), per cui dovranno essere prese in considerazione delle terapie alternative.

Leggi la notizia sul sito dell’FDA


Pubblicato il: 25 giugno 2014

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