L’uso dei farmaci in Italia: Rapporto Osmed gennaio-settembre 2009 - L’uso dei farmaci in Italia: Rapporto Osmed gennaio-settembre 2009
L’uso dei farmaci in Italia: Rapporto Osmed gennaio-settembre 2009
Nel primi nove mesi del 2009 la spesa farmaceutica territoriale di classe A-SSN è stata pari a 9.650,9 milioni di euro con un aumento dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche tutti gli indicatori di consumo (ricette, confezioni e dosi) evidenziano un incremento rispettivamente del 3%, 2,5% e 3%. Ogni mille abitanti sono state prescritte 923 dosi rispetto alle 896 dell’anno precedente.
Le principali componenti della spesa (effetto quantità, effetto prezzi, effetto mix) oltre ad un aumento delle quantità di farmaci prescritti, mostrano una diminuzione dei prezzi (-3,0%) e uno spostamento della prescrizione verso specialità più costose (effetto mix +1,1%). Tale indice non sembra essere influenzato dal maggior ricorso alla distribuzione diretta: la quota per farmaci appartenenti al Prontuario della Continuità Assistenziale (PHT) non erogati attraverso la distribuzione diretta o per conto rappresenta il 10,5% della spesa nazionale con una diminuzione di circa il 9% rispetto allo stesso periodo del 2009.
La spesa privata (farmaci per automedicazione, farmaci di fascia C con ricetta, farmaci di fascia A acquistati privatamente) è cresciuta di circa il 3%, in ragione di una marcata crescita della spesa privata per farmaci di classe A (+14,3%) e di quella di classe C (+2,4%).
Il livello di spesa farmaceutica territoriale di classe A-SSN è compreso tra 111 euro della P.A. di Bolzano e 209 euro della Calabria.Tutte le Regioni hanno registrato un incremento delle dosi prescritte ad eccezione del Lazio (-0,4%) e della Calabria (-0,3%).
I farmaci dell’apparato cardiovascolare rappresentano la principale categoria terapeutica sia in termini di DDD per 1000 abitanti die (48% del totale) che di spesa pro capite (37%), seguiti da quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo con rispettivamente il 13% ed il 15%. L’aumento più elevato nella prescrizione si osserva per i farmaci gastrointestinali (+8,3%), del sistema nervoso centrale (+4,4%), per i dermatologici (+5,5%) e per quelli cardiovascolari (+3,2%), mentre diminuisce il ricorso ai farmaci antimicrobici (-1,3%) e agli antineoplastici e immunomodulatori (-3,3% sul territorio).
L’atorvastatina si conferma il principio attivo con la spesa più elevata (369 milioni di euro) seguita da salmeterolo+fluticasone (219 milioni) e lansoprazolo (215 milioni); le associazioni olmesartan+idroclorotiazide e beclometasone+formoterolo fanno rilevare la maggiore variazione di spesa rispetto all’anno precedente (rispettivamente +59% e +52,8%). Il ramipril con 47 DDD per 1000 abitanti die è la sostanza a maggior prescrizione, seguita dall’acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (41,9 DDD), e dall’amlodipina (27,1 DDD).
I farmaci equivalenti rappresentano oramai il 27% della spesa farmaceutica e il 46% delle DDD, nel corso del 2009 hanno perso la copertura brevettuale importanti molecole come il pantoprazolo e la venlafaxina.
I farmaci con nota AIFA costituiscono circa un terzo della spesa ed un quinto delle dosi della prescrizione territoriale a carico dell’SSN. Cinque note, relative ai farmaci per le dislipidemie (Nota 13), agli antiulcera (Note 1 e 48), agli antinfiammatori (Nota 66), ai farmaci per l’osteoporosi (Nota 79) e ai farmaci antiglaucoma (Nota 78) sono responsabili dell’80% della spesa e del 93% delle DDD per i farmaci con Nota.
Pubblicato il: 12 gennaio 2010