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Questran: fine della carenza e disposizione del blocco temporaneo delle esportazioni
Il medicinale Questran®, nella formulazione in bustine da 4 g polvere per sospensione orale (AIC 023014018), non risulta più carente sul territorio nazionale, secondo quanto comunicato all’AIFA dall’azienda titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in commercio.
Il Questran®, contenente il principio attivo colestiramina cloridrato, appartiene alla classe dei farmaci noti come sequestranti degli acidi biliari ed è indicato per diminuire i livelli di colesterolo nel sangue nei pazienti con ipercolesterolemie primarie, con ipercolesterolemia associata ad ipertrigliceridemia quando la prima rappresenta il problema terapeutico principale, nei pazienti che non rispondono al solo trattamento dietetico ed anche per ridurre il prurito associato al blocco parziale delle vie biliari.
Il Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in commercio (AIC) è l’azienda farmaceutica Cheplapharm Arzneimittel GMBH, che lo commercializza in Italia, Belgio, Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Argentina e Brasile.
Cosa fa l’AIFA
Al fine di tutelare la salute pubblica e in considerazione del fatto che la carenza ha riguardato anche gli altri Paesi in cui Questran® è commercializzato, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto il blocco temporaneo delle esportazioni di tutte le confezioni del medicinale, per garantire la disponibilità di quantitativi sufficienti a rispondere alle esigenze di cura di tutti i pazienti (Determina AIFA 1399/2019).
L’AIFA e Cheplapharm Arzneimittel GMBH sono inoltre in costante contatto per la risoluzione di eventuali problematiche legate al raggiungimento della massima capillarità nella distribuzione su tutto il territorio nazionale delle confezioni ora disponibili.
Informazioni per i pazienti
Questran® è erogato dalle strutture sanitarie e dalle farmacie aperte al pubblico, a carico del Servizio Sanitario Nazionale per le indicazioni terapeutiche autorizzate.
Si precisa che, a seguito del precedente stato di carenza, per un breve periodo iniziale potrebbe generarsi un’elevata richiesta delle confezioni ora disponibili. Pertanto, l’Agenzia raccomanda un approccio consapevole all’acquisizione del medicinale e invita ad evitare la corsa all’approvvigionamento.
Ai pazienti attualmente in cura con questo farmaco si ricorda l’importanza di consultare il medico curante e seguire le indicazioni ricevute. Per le segnalazioni e le richieste di informazioni, è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica farmacicarenti@aifa.gov.it.
Pubblicato il: 24 settembre 2019