AIFA: favorire la vera innovazione per garantire la sostenibilità del sistema - AIFA: favorire la vera innovazione per garantire la sostenibilità del sistema
AIFA: favorire la vera innovazione per garantire la sostenibilità del sistema
• Necessaria una visione più ampia dell’investimento da destinare ai farmaci innovativi
I progressi che compie quotidianamente la scienza medica sono davanti agli occhi di tutti; con l'apporto delle nuove tecnologie la ricerca in campo farmacologico evolve a una velocità impensabile fino a pochi anni fa. Siamo nel pieno di una vera a propria rivoluzione: i vecchi modelli di sviluppo e produzione dei farmaci hanno ormai esaurito il loro ciclo. Le piccole molecole, assolutamente essenziali ma ormai consolidate, hanno ceduto il posto all'innovazione rappresentata da nanotecnologie, sensori, editing genetico. Stiamo andando incontro a quella che possiamo definire "la medicina delle quattro p": preventiva, predittiva, personalizzata e partecipativa, ed è ormai necessario individuare nuove strade per garantire la sostenibilità del sistema farmaceutico.
Abbiamo l’esigenza di rivalutare la reale efficacia di alcuni medicinali ad alto costo da un lato e, dall’altro, anticipare sempre più la misurazione e la valorizzazione dell’innovatività dei nuovi trattamenti, per garantire un'adeguata allocazione delle risorse in presenza di benefici clinici ottimali. Sarebbe auspicabile prevedere un fondo farmaceutico nazionale unico a programmazione triennale ripartito per aree terapeutiche. Gli Algoritmi matematici, i Registri di monitoraggio e i meccanismi di rimborso condizionato AIFA costituiscono strumenti essenziali per favorire la sostenibilità del sistema. Dobbiamo rimborsare solo ciò che funziona. La vera questione è che alcuni farmaci innovativi, costosi, spesso funzionano molto bene. È importante quindi riuscire ad avere una visione più ampia dell’investimento da destinare a questi nuovi farmaci, considerando l'insieme dei benefici che possono generare in termini di salute, anche nell'ottica del risparmio per l'intero sistema sanitario derivante dalla riduzione dei tempi di cura dei pazienti.
Su questo tema, più che mai attuale, si esprime oggi anche il professor Gianpiero Fasola, Presidente del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO), in un editoriale dal titolo "Farmaci oncologici: fare spazio all'innovazione di valore" pubblicato sul portale istituzionale dell'Agenzia.
Pubblicato il: 24 aprile 2015