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AIFA su furti di farmaci: l’operazione dei NAS di Roma e l’evoluzione del fenomeno

L’operazione effettuata dal Nucleo NAS di Roma, che ha portato all’arresto di un farmacista dell’azienda speciale Farmacap del Comune di Roma, accusato di sottrazione e vendita illegale di medicinali, ha permesso di evidenziare una delle ulteriori evoluzioni del fenomeno dei furti di farmaci, che la cooperazione tra Comando Carabinieri TS-NAS (CCTS-NAS) e AIFA aveva affrontato con successo tra il 2014 e il 2015, e che tuttora è oggetto di ricerche e indagini congiunte tra il CCTS-NAS e AIFA.

L’attività coordinata dall’Italia a livello internazionale ha di fatto consentito di individuare e chiudere i canali di vendita attraverso i quali trovavano “sbocco” i farmaci rubati in Italia, anche con l’ausilio di strumenti accessibili a tutti gli operatori attraverso i quali condividere in tempo reale l’elenco di farmaci oggetto di traffici illegali.

È dunque presumibile che le medesime organizzazioni dedite a questi traffici, dopo una pausa di oltre 18 mesi - nel corso della quale il fenomeno ha registrato una diminuzione significativa -abbiano iniziato a rimodulare il proprio business.

Per garantire l’approvvigionamento dei canali illegali, l’assalto ai tir in fase di trasporto sembrerebbe dunque non essere più il metodo in uso, e si ricorrerebbe piuttosto a una costante attività di sottrazione di singoli pezzi, effettuata direttamente nelle strutture, difficilmente oggetto di denunce; per quanto riguarda invece la vendita, questa non coinvolgerebbe più il Parallel Trade europeo, oggi sottoposto a controlli più rigorosi, ma punti di ingresso meno presidiabili, come il mercato nero nazionale (per prodotti ad alto costo appetibili sul nostro territorio, come quelli per la cura dell’epatite C) o i paesi extra-UE, meno coinvolti nei progetti di verifica investigativa.

In risposta a queste evoluzioni, anche gli strumenti di cooperazione tra AIFA e Carabinieri NAS sono oggetto di modifiche e sviluppi, che hanno già permesso di supportare indagini innescate da segnali provenienti da altri paesi, relativi a nuove tipologie di crimine farmaceutico.

I risultati positivi del “modello italiano” di contrasto al crimine farmaceutico sono stati presentati da AIFA in questi giorni nella conferenza internazionale di Interpol sugli “IP Crimes” (http://iipcic.org/conference.php), e verranno approfonditi nel corso della Conferenza Internazionale dedicata ai risultati del progetto europeo Fakeshare II, che AIFA ospiterà il prossimo 14 ottobre (www.fakeshare.eu).


Pubblicato il: 04 ottobre 2016

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