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Effetto dell’eritropoietina e soglie trasfusionali sul recupero neurologico dopo trauma cranico - Effetto dell’eritropoietina e soglie trasfusionali sul recupero neurologico dopo trauma cranico
Effetto dell’eritropoietina e soglie trasfusionali sul recupero neurologico dopo trauma cranico
Uno studio clinico randomizzato condotto da un team di ricercatori di Houston (Texas) e pubblicato su JAMA ha confrontato gli effetti dell’eritropoietina e di 2 diverse soglie trasfusionali di emoglobina (7 e 10 g/dL) sul recupero neurologico dopo una lesione cerebrale traumatica. Né la somministrazione di eritropoietina né il mantenimento della concentrazione di emoglobina sopra i 10 g/dL ha migliorato l’esito neurologico a 6 mesi. I risultati dello studio non supportano dunque – secondo gli Autori - nessuno dei due approcci.
Lo studio clinico randomizzato è stato condotto su 200 pazienti (eritropoietina, n = 102; placebo, n = 98) con trauma cranico chiuso, in grado di eseguire ordini, e arruolati entro 6 ore dal trauma presso le Unità di terapia intensiva neurochirurgica in 2 centri di trauma di primo livello negli Stati Uniti tra maggio 2006 e agosto 2012. Lo studio ha utilizzato un disegno fattoriale per verificare se l'eritropoietina non sia in grado di migliorare i risultati favorevoli del 20% e se una soglia trasfusionale di emoglobina maggiore di 10 g/dL migliori l’esito neurologico senza aumentare le complicanze. L'eritropoietina o il placebo sono stati inizialmente somministrati una volta al giorno per 3 giorni e poi una volta a settimana per altre due 2 settimane (n = 74) e poi le dosi alle 24 e alle 48 ore sono state interrotte per il resto dei pazienti (n = 126). 99 pazienti sono stati assegnati a una soglia trasfusionale di emoglobina di 7 g/dL e 101 pazienti alla soglia di 10 g/dL.
Il punteggio della Scala di Outcome di Glasgow (GOS) distingueva tra esito favorevole (buon recupero e disabilità moderata) o sfavorevole (grave disabilità, stato vegetativo, o morte) a 6 mesi dall’incidente.
Non vi è stata interazione tra l’eritropoietina e la soglia trasfusionale di emoglobina. Rispetto al placebo (tasso di risultato favorevole: 34/89 [38,2%, 95% CI, 28,1% al 49,1%]), entrambi i gruppi eritropoietina sono stati inutili (regime di primo dosaggio: 17/35 [48,6%, 95% CI, 31,4% al 66,0%], p = 0,13; regime di secondo dosaggio: 17/57 [29,8%, 95% CI, 18,4% al 43,4%], p <.001). Le quote di outcome favorevoli sono state 37/87 (42,5%) per la soglia trasfusionale dell'emoglobina 7 g/dL e 31/94 (33,0%) per la soglia 10g/dl (95% CI per la differenza, -0,06 a 0,25, P =. 28). C'è stata una maggiore incidenza di eventi tromboembolici per la soglia di trasfusione di 10 g/dl (22/101 [21.8%] vs 8/99 [8,1%] per la soglia di 7 g/dL, odds ratio, 0.32 [95% CI , 0,12-0,79], P = .009).
Nei pazienti con trauma cranico chiuso, hanno concluso gli Autori, né la somministrazione di eritropoietina né il mantenimento della concentrazione di emoglobina superiori a 10 g/dL ha portato a un migliore esito neurologico a 6 mesi. La soglia trasfusionale di 10 g/dL è stata tuttavia associata a una maggiore incidenza di eventi avversi. Questi risultati, secondo gli Autori, non supportano nessuno dei due approcci in questo contesto clinico.
Leggi lo studio sul JAMA
Pubblicato il: 04 luglio 2014