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L’utilizzo di FANS è associato ad un incremento del rischio di eventi cerebrovascolari
Secondo uno studio recentemente pubblicato sull’International Journal of Cardiology, nei pazienti con malattia aterosclerotica in fase di stabilità oppure con multipli fattori di rischio cardiovascolari, l’utilizzo di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) è correlato ad un incremento del rischio di eventi cerebrovascolari.
In questo studio, condotto da Institute de Cardiologie (APHP) francese sono stati analizzati 23728 pazienti arruolati nel registro REACH. Di questi 20588 (86.8%) erano noti per una malattia aterotrombotica e 3140 (13.2%) avevano solamente multipli fattori di rischio cardiovascolari. Gli eventi avversi maggiori cardiovascolari (MACE) sono stati definiti come un composito di morte cardovascolare, infarto miocardico o ictus. I sanguinamenti sono stati definiti come ogni sanguinamento che ha necessitato di una ospedalizzazione o di trasfusioni.
L’età media della popolazione in studio era di 67.2 ± 9.8 anni. Al basale 1573 pazienti (6.6%) assumevano FANS e 15395 (64.9%) assumevano aspirina. Sono stati definiti 4 gruppi di pazienti come qui indicato:
1) no aspirina/no FANS,
2) solo apirina,
3) solo FANS,
4) FANS + aspirina.
Questi gruppi erano composti rispettivamente da 7722 (32.5%), 14,433 (60.8%), 611 (2.6%) e 962 (4.1%) pazienti. Tra i 22028 (92.8%) pazienti con un follow up complete di 2 anni, 683 (3.2%) sono morti per cause cardiovascolari, 395 (1.9%) hanno avuto un infarto miocardico, 665 (3.1%) un ictus, 1651 (7.6%) un MACE e 199 (1.0%) un sanguinamento. L’utilizzo di FANS era indipendentemente associato a un aumentato rischio di ictus (OR 1.635; 95% CI 1.239-2.159, p<0.001), e si assisteva ad un trend verso un aumento del rischio di sanguinamento (OR 1.554; CI 95% 0.960-2.51, p=0.07). Per contro non si avevano associazioni significative tra l’utilizzo di FANS e l’occorrenza di infarto miocardico o MACE.
Leggi l’abstract dello studio su PubMed
Pubblicato il: 15 maggio 2013