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La terapia antiretrovirale altamente attiva può avere effetti protettivi sul sistema cardiovascolare
L'uso a lungo termine di potenti cocktail di farmaci conosciuti come terapia antiretrovirale altamente attiva (HAART) possono aiutare a proteggere i cuori di bambini e adolescenti affetti da HIV, secondo quanto riferisce un nuovo studio.
HAART è una forma di terapia antiretrovirale che è ampiamente utilizzata per il trattamento di persone affette da HIV, il virus che causa l'AIDS. Prima dell'introduzione delle terapie antiretrovirali, i giovani affetti da HIV erano soggetti ad incremento del rischio di insufficienza cardiaca, ha osservato un team guidato dal Dottor Steven Lipshultz della University of Miami Miller School of Medicine.
Con l'avvento di potenti farmaci soppressori dell’HIV "gli effetti dell'HIV e della terapia antiretrovirale sul sistema cardiovascolare dei bambini con infezione da HIV non sono del tutto compresi", hanno scritto i ricercatori su JAMA Paediatrics online. Hanno sottolineato che questi bambini sono esposti a questi farmaci per molti anni, spesso a partire da quando si trovano ancora nel grembo materno, ma gli effetti sul proprio sistema cardiovascolare "sono sconosciuti."
Il nuovo studio ha cercato di chiarire questo punto. Lo studio comprendeva quasi 600 pazienti HIV-positivi e non, provenienti da 14 ambulatori pediatrici degli Stati Uniti.
Secondo il team, la funzione cardiaca risultava migliore tra i bambini con infezione da HIV trattati con HAART rispetto a quelli che sono stati infettati con il virus HIV e non hanno ricevuto HAART e bambini che sono stati esposti al virus HIV, ma non infettati. "I nostri risultati indicano che l'uso corrente della terapia antiretrovirale combinata, di solito HAART, sembra essere cardioprotettivo in bambini e adolescenti affetti da HIV", hanno affermato gli autori. "Questo risultato è ancora più rilevante nel mondo in via di sviluppo, dove la prevalenza della malattia da HIV nei bambini è molto più alta".
I ricercatori hanno aggiunto che un ulteriore studio che possa mettere a confronto diversi regimi di somministrazione dei farmaci potrebbe essere utile "per ottimizzare i risultati di controllo dell’HIV e di tutela della salute cardiaca a lungo termine" dei bambini affetti dal virus”.
Leggi l’articolo su Jama Paediatrics
Published on: 12 June 2013