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NICE raccomanda nuovo trattamento per le persone con insufficienza cardiaca cronica

In una bozza di guida il National Institute for Health and Clinical Excellence britannico (NICE) ha raccomandato l'ivabradina (Procoralan, Servier Laboratories) come opzione per il trattamento delle persone con scompenso cardiaco cronico (Classe NYHA- New York Heart Association Functional Classification- da II a IV con disfunzione sistolica, in soggetti in ritmo sinusale e la cui frequenza cardiaca è di 75 battiti al minuto o più) in combinazione con la terapia standard, tra cui beta-bloccanti, o quando i beta-bloccanti sono controindicati o non tollerati.

Il NICE raccomanda inoltre che le terapie che vengono utilizzate di routine per la gestione di scompenso cardiaco (ACE inibitori, beta-bloccanti e degli antagonisti dell'aldosterone) dovrebbe essere ottimizzate prima che il trattamento con ivabradina venga iniziato da uno specialista dell’insufficienza cardiaca con accesso ad un team multi-disciplinare  e dopo un periodo di stabilizzazione su queste terapie di 4 settimane.

L'insufficienza cardiaca è una sindrome clinica complessa di sintomi - come la dispnea e la fatica - e di segnali - come la ritenzione idrica - che suggeriscono che l'efficienza del cuore è compromessa.

Lo scopo del trattamento per l'insufficienza cardiaca è quello di migliorare l'aspettativa di vita, la qualità della vita dei pazienti e anche di evitare l’ospedalizzazione. Le strategie attualmente adottate comprendono la gestione farmacologica, l’impianto di dispositivi, la chirurgia e la gestione di eventuali co-patologie associate. La linea guida NICE per l'insufficienza cardiaca cronica (CG108) raccomanda che tutti i pazienti siano presi in considerazione per il trattamento di prima linea di con beta-bloccanti e di un inibitore dell’enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) a meno di controindicazioni.

L'ivabradina è approvata per il trattamento di insufficienza cardiaca cronica di classe NYHA da II a IV nei pazienti con disfunzione sistolica ed in ritmo sinusale e la cui frequenza cardiaca è superiore o uguale a 75 battiti al minuto, in combinazione con la terapia standard, tra cui beta-bloccanti o quando i beta-bloccanti è controindicato o non tollerato. Il Comitato di Valutazione indipendente ha esaminato le prestazioni fornite ai pazienti da ivabradina rispetto alla terapia standard con beta-bloccanti.

La Professoressa Carole Longson, Direttore dell’Health Technology Evaluation Centre del NICE ha dichiarato: "sebbene la prognosi per le persone con scompenso cardiaco sia migliorata negli ultimi anni, in larga parte grazie a migliori trattamenti, l’insufficienza cardiaca può avere un significativo impatto negativo sulla qualità della vita, soprattutto perché può influenzare la capacità di una persona di svolgere le attività quotidiane. Poiché l'insufficienza cardiaca è prevalentemente una malattia degli anziani, la presenza di più patologie può aumentare l'impatto della malattia e di solito richiede cambiamenti nello stile di vita. Negli studi clinici l'ivabradina ha dimostrato di avere un effetto benefico nel ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita nelle persone con alcuni tipi di scompenso cardiaco cronico.

“Il Comitato” ha aggiunto la Professoressa Longson “è consapevole del fatto che vi sono delle robuste evidenze rispetto all'efficacia degli ACE-inibitori, beta-bloccanti e degli antagonisti dell'aldosterone che vengono utilizzati di routine nella gestione dell’insufficienza cardiaca. Gli esperti hanno concluso che l'ivabradina deve essere assunta solo dopo che il trattamento ottimale con questi farmaci è stato raggiunto nel caso in cui i pazienti siano ancora sintomatici dopo aver ricevuto le terapie iniziali, o quando i beta-bloccanti sono controindicati, come specificato nell'autorizzazione all'immissione in commercio o meno tollerati dai pazienti ".

La bozza di linea guida è stata resa disponibile per la consultazione pubblica, i commenti ricevuti saranno esaminati dal Comitato e in seguito verrà rilasciata in versione definitiva.

Consultare la bozza di guida sul sito del NICE


Pubblicato il: 03 settembre 2012

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