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Nota Informativa Importante su Ketoconazole HRA - Nota Informativa Importante su Ketoconazole HRA
Nota Informativa Importante su Ketoconazole HRA
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in accordo con l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), ha reso disponibili importanti informazioni di sicurezza relative a Ketoconazole HRA, autorizzato per il trattamento della sindrome di Cushing endogena in adulti e adolescenti sopra i 12 anni di età.
La terapia con Ketoconazole HRA deve iniziare e proseguire sotto la supervisione di medici esperti nel trattamento della sindrome di Cushing che abbiano a disposizione strutture idonee al monitoraggio delle risposte biochimiche, dal momento che il dosaggio deve essere adeguato alle esigenze terapeutiche del paziente, in base alla normalizzazione dei livelli di cortisolo.
Ketoconazole HRA è controindicato in pazienti con epatopatia acuta o cronica e/o se i livelli pretrattamento degli enzimi epatici sono oltre 2 volte superiori al limite superiore di normalità.
Per ridurre al minimo il rischio di danno epatico grave, il monitoraggio della funzionalità epatica è obbligatorio per tutti i pazienti che ricevono Ketoconazole HRA prima dell’inizio della terapia e in seguito periodicamente, come raccomandato nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. Ketoconazole HRA deve essere interrotto immediatamente se si sviluppano sintomi clinici di epatite.
Il ketoconazolo in compresse orali nell’indicazione antimicotica è stato precedentemente sottoposto a una procedura di referral in Europa per questioni di salute pubblica correlate al rischio di epatotossicità. Nel 2013, le autorizzazioni all’immissione in commercio di medicinali orali contenenti ketoconazolo nell’indicazione antimicotica, in cui la dose giornaliera raccomandata era di 200 mg/die, sono state sospese.
L’epatotossicità con il ketoconazolo insorge generalmente tra 1 e 6 mesi dall’inizio del trattamento, ma è stata osservata anche prima di un mese dopo l’inizio della terapia o in caso di aumento della dose. La maggior parte delle esperienze cliniche deriva dall’uso del ketoconazolo come terapia antimicotica. Il meccanismo di danno epatico secondario al ketoconazolo non è del tutto chiaro. Oltre ai casi di epatite acuta, il riscontro più frequente è un lieve innalzamento asintomatico degli enzimi epatici.
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Pubblicato il: 16 giugno 2015