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OMS: call to action per migliorare la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti nel mondo
È stato pubblicato un supplemento speciale del British Medical Journal, curato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), contenente le azioni da mettere in campo per favorire lo sviluppo di una nuova strategia globale per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti. Nei 15 articoli che lo compongono, esperti di salute pubblica di tutto il mondo mettono in evidenza le criticità e gli investimenti a maggiore impatto sulla salute di queste fasce di popolazione. Anche se sono stati fatti grandi passi avanti per ridurre la mortalità infantile e materna a partire dal 1990, ancora molte vite potrebbero infatti essere salvate migliorando l’accesso agli interventi sanitari essenziali.
Gli esperti delineano la situazione attuale e identificano i successi e i gap, evidenziando le priorità da affrontare per porre fine a morti evitabili e costruire società forti e prospere. Questo è l’obiettivo della nuova Strategia Globale per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti, presentata a New York nei giorni scorsi in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Le disuguaglianze all’interno e tra i Paesi fanno sì che le donne, i bambini e gli adolescenti poveri e più svantaggiati spesso siano esclusi dai servizi sanitari essenziali subendo gravi violazioni dei diritti umani. I Paesi a basso e medio reddito devono affrontare sfide significative per migliorare la salute e il benessere di queste fasce di popolazione. Si pensi, per esempio, alla differenza, che arriva fino all’80%, nella percentuale di parti assistiti da personale sanitario qualificato o alla differenza, di almeno il 25%, nell’accesso alle cure prenatali tra le persone più ricche e quelle più povere.
Il 2015 segna un momento decisivo per la salute delle donne, dei bambini e adolescenti. È il punto di arrivo degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite ed è anche il 20° anniversario del Piano d'azione della Conferenza internazionale per la popolazione e lo sviluppo e della Dichiarazione di Pechino. Nonostante i grandi progressi fatti nella riduzione della mortalità materna e infantile abbiano dimostrato che il cambiamento è possibile, molti Paesi sono in ritardo nel raggiungimento degli obiettivi del millennio n. 4 e n. 5, che si propongono, rispettivamente, di ridurre di due terzi i tassi di mortalità tra i bambini con meno di cinque anni e di ridurre di tre quarti i tassi di mortalità materna e rendere possibile l’accesso universale ai sistemi di salute riproduttiva.
“Nessuna donna, bambino o adolescente dovrebbe correre il rischio di perdere la vita per cause prevedibili solo in ragione di dove vive - ha dichiarato Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini dell'OMS. Sappiamo cosa è necessario fare, e cioè porre fine alle quelle cause che provocano morti prevedibili tra milioni di donne, bambini e adolescenti di tutto il mondo, assicurare il miglioramento delle loro condizioni di vita e di salute e favorire quei cambiamenti che facilitano la piena affermazione dei loro diritti e la costruzione di nuove e più prospere società”.
Leggi la notizia sul sito dell’OMS
Leggi il supplemento speciale del British Medical Journal
Pubblicato il: 07 ottobre 2015