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Prevenzione dell’influenza: l’importanza della vaccinazione - Prevenzione dell’influenza: l’importanza della vaccinazione

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Prevenzione dell’influenza: l’importanza della vaccinazione

Siamo nel periodo più indicato per la vaccinazione: ce lo dice il clima, ma anche l’andamento temporale della circolazione dei virus influenzali in Italia. Al fine di evitare di contrarre l’influenza e rischiare complicanze che in alcuni casi possono essere anche gravi, è necessario ricorrere con sollecitudine alla vaccinazione.

Secondo l’ultimo Rapporto epidemiologico InfluNet (Rapporto N. 6 del 27 Novembre 2013), infatti, i casi stimati di sindrome influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati pari a circa 56.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 220.000 casi.

Intanto, ieri il Centro Nazionale per l'Influenza dell'Istituto Superiore di Sanità ha comunicato il primo isolamento di virus influenzale della stagione 2013-2014. Appartiene al tipo A che, sulla base dei dati attualmente disponibili, si presume sia correlato a uno dei tre ceppi contenuti nel vaccino attualmente in uso.

Il vaccino per l’influenza è trivalente ed è preparato con virus coltivati nelle uova o in cellule, appartenenti ai ceppi di tipo A e B. Data l’elevata variabilità dei virus, è necessario selezionare ogni anno quelli che costituiranno il nuovo vaccino: da qui l’importanza di ripetere la vaccinazione all’inizio della stagione influenzale.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) analizza i dati generati dal sistema di sorveglianza globale dell’influenza e determina la composizione migliore per i vaccini della stagione successiva. Le aziende farmaceutiche sviluppano i loro vaccini a partire dai ceppi individuati e le Autorità controllano la rispondenza delle produzioni alle indicazioni dell’OMS.

La protezione indotta dal vaccino comincia dopo circa due settimane dalla sua somministrazione.

E per chi si è già ammalato di influenza nel corso della stagione? Vaccinarsi avrà comunque l’effetto di richiamare la memoria immunologica e aumenterà la risposta indotta dell’organismo (effetto booster). La vaccinazione di chi si è immunizzato naturalmente per precedente episodio influenzale non aumenta inoltre il rischio di effetti collaterali.

L'influenza è una malattia contagiosa causata da virus influenzali che infettano naso, gola e polmoni. Si diffonde prevalentemente per via aerea ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.

La sintomatologia può essere lieve o grave a seconda dello stato di salute generale della persona. I virus influenzali si diffondono più facilmente a scuola, al lavoro e durante le attività ricreative in cui sono presenti molte persone in spazi chiusi.

I segni o sintomi più comuni sono:

  • febbre o sensazione febbrile/brividi di freddo;
  • sintomi a carico dell’apparato respiratorio: tosse, mal di gola, naso chiuso;
  • dolori osteoarticolari e muscolari;
  • mal di testa;
  • fatica e malessere generale;
  • sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale (nausea, vomito e diarrea), più frequenti nei bambini rispetto agli adulti.


Published on: 02 December 2013

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