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Rischio di distacco di retina associato all’uso di alcuni antibiotici - Rischio di distacco di retina associato all’uso di alcuni antibiotici

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Rischio di distacco di retina associato all’uso di alcuni antibiotici

Uno studio pubblicato su JAMA (The Journal of American Medical Association) lo scorso 3 aprile evidenza il rischio di distacco di retina associato all’uso di Fluorochinoloni. Alcuni ricercatori statunitensi e canadesi hanno infatti rilevato che i soggetti in terapia con questa classe di antibiotici sono esposti 4/5 volte di più al possibile distacco della retina, rispetto a coloro che non assumono alcun antibiotico. Ciò significa che 1 soggetto su 2.500 in trattamento con i Fluorochinoloni può sviluppare questo grave danno oculare. La ricerca non ha riportato un aumento del rischio di distacco di retina dopo l’interruzione dell’assunzione dei farmaci.

"I fluorochinoloni sono antibiotici di uso comune – afferma uno degli autori dello studio, Mahyar Etminan del Child and Family Research Institute della British Columbia di Vancouver - e sapevamo che uno degli effetti collaterali associati a tali farmaci è che possono essere tossici per il tessuto connettivo. Abbiamo registrato casi di rotture di tendini in pazienti che ne assumevano anche solo una dose. Il nostro intento era verificare che questa potenziale nocività potesse interessare anche gli occhi, dove è presente molto tessuto connettivo.
Nell’elaborare le statistiche abbiamo riscontrato un aumento del rischio di distacco di retina di 4/5 volte. Ora questo rischio è relativamente raro. Tuttavia, le prescrizioni di fluorochinoloni negli Stati Uniti ogni anno sono circa 40 milioni, e ci si potrebbe quindi aspettare che ogni anno tra le mille e le duemila persone potrebbero incorrere in un distacco di retina a causa di una prescrizione.
Dal punto di vista clinico, i medici che hanno in cura pazienti con precedenti condizioni oculari che possano predisporli allo sviluppo di un distacco della retina, come la chirurgia della cataratta, potrebbero prendere in considerazione la prescrizione di un antibiotico alternativo. O ancora, il medico, nel prescrivere un fluorochinolone ad un paziente, potrebbe preventivamente avvisarlo di contattare immediatamente il proprio oculista, nel caso dovesse riscontrare ad inizio terapia lampi di luce nell’occhio, poiché potrebbe trattarsi di un'emergenza medica."

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Leggi lo studio pubblicato su JAMA


Pubblicato il: 05 aprile 2012

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