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Vaccinazione: il ruolo dell'Italia nella promozione delle politiche di immunizzazione a livello mondiale - Vaccinazione: il ruolo dell'Italia nella promozione delle politiche di immunizzazione a livello mondiale

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Vaccinazione: il ruolo dell'Italia nella promozione delle politiche di immunizzazione a livello mondiale

Si è svolta oggi a Roma la Conferenza Internazionale "The state of health of vaccination in the EU", organizzata dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e dal Ministero della Salute sotto gli auspici del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea.

L'evento aveva lo scopo di riportare al centro del dibattito pubblico e dell'agenda politica il tema della vaccinazione come strumento efficace di prevenzione e puntello della sostenibilità dei sistemi sanitari. I vaccini sono tra le "armi" più efficaci a disposizione delle autorità sanitarie pubbliche, prova ne siano le numerose malattie che è stato possibile debellare o ridurre a livelli minimi di prevalenza attraverso una politica di immunizzazione capillare.

Nell'aprire i lavori il Presidente dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Sergio Pecorelli, ha voluto sottolineare che la vaccinazione è, anzitutto, "un concetto culturale". "Negli ultimi anni" ha proseguito Pecorelli "la scienza è stata sottoposta ad un attacco, proveniente da fronti che esprimono posizioni avverse alla scienza e diffondono informazioni non veritiere per screditare le vaccinazioni, facendo in particolare leva sulle insicurezze della popolazione".

"La vaccinazione" ha aggiunto Pecorelli "è una dei pilastri fondamentali che sostengono le politiche di sanità pubblica perché consente di raggiungere risultati straordinari pur in presenza di un rapporto costo/efficacia estremamente favorevole".

"Non dobbiamo pensare solamente ai vaccini come arma di prevenzione delle malattie trasmissibili" ha concluso Pecorelli "oggi il concetto di vaccinazione include anche i vaccini, preventivi e terapeutici, contro il cancro e non dobbiamo mai dimenticare il filone veterinario, estremamente importante per la salute umana, per il possibile passaggio di infezioni dagli animali all'uomo".

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha richiamato l'attenzione della platea sull'importanza degli investimenti "nel settore della prevenzione, sugli stili di vita e sui vaccini, promuovendo la salute trasversalmente in tutte le azioni e con l'ausilio di tutte le politiche. L'investimento in prevenzione nel nostro Paese è ancora storicamente basso rispetto a quanto riescono fare alcuni altri Stati Membri dell'Unione Europea".

"Il tema dei vaccini" ha proseguito il Ministro "ci sta particolarmente a cuore, l'Italia è stata scelta come paese guida per le strategie di immunizzazione a livello mondiale nell'ambito della Global Health Security Agenda (GHSA), confermando la tradizione che ci vede all'avanguardia nel mondo grazie all'unitarietà del nostro sistema vaccinale, che mette assieme l'ambito umano con quello veterinario".

"In ragione di questa expertise abbiamo proposto il tema dei vaccini in tutti gli incontri del Semestre Europeo" ha aggiunto il Ministro Lorenzin "e lo riproporremo con forza anche nel corso del Consiglio UE di dicembre. All'interno dell'Unione Europea i tassi di vaccinazione stanno diminuendo pericolosamente, in Italia assistiamo, ad esempio, a un calo delle vaccinazioni influenzali fra gli anziani e all'aumento dei casi di morbillo, tutto ciò è frutto di un senso di falsa sicurezza rispetto a determinate malattie e alla diffusione di dubbi tra i genitori, alimentati dalla pseudoscienza. Proprio per questo è importante tenere alta la guardia sulle vaccinazioni nel mondo e in particolare in Europa, combattendo contro l'abbassamento della percezione del rischio".

Il Direttore Esecutivo dell'Agenzia Europea dei Medicinali, Guido Rasi, affrontando la questione del crescente scetticismo nei confronti della vaccinazione in Europa ha sottolineato  come i "vaccini siano vittime del loro stesso successo".

"Ci si è dimenticati delle tragedie del passato, delle grandi epidemie capaci di decimare intere popolazioni" ha affermato Guido Rasi "e di conseguenza rischiamo di perdere l'effetto immunità di gregge, se il numero dei soggetti vaccinati scenderà sotto la soglia minima per scongiurare la diffusione delle patologie. Molte persone non sembrano rendersi conto del fatto che, ancora oggi, una malattia come il morbillo risulta mortale".

"In Europa esistono autorità locali che per motivi culturali o religiosi si oppongono alle strategie di immunizzazione validate dalla scienza" ha concluso Rasi "si tratta di fenomeni allarmanti diffusi a macchia di leopardo all'interno del nostro continente. Come scienziato ed esponente di un'agenzia regolatoria devo confessare che le parole del nostro Ministro e la sua volontà di inserire questo problema all'interno dell'agenda del Semestre mi hanno molto rassicurato e mi fanno ben sperare per il futuro".

I lavori sono proseguiti per il resto della giornata e hanno visto la partecipazione di un panel di esperti internazionali di rilievo, tra cui Robert Linkins,  in rappresentanza dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, che ripercorso le strategie di sorveglianza ed immunizzazione e Bruce Gellin, Deputy Assistant Secretary for Health del Governo USA, che ha analizzato il tema delle barriere culturali che in tutto il mondo ancora ostacolano il ricorso alla vaccinazione.

Le conclusioni sono state affidate al Direttore Generale dell’AIFA, Luca Pani, che ha omaggiato “l’uomo da cui tutto è iniziato, Louis Pasteur, che ha potuto far nascere nel 1885 la vaccinologia grazie alla sua conoscenza della chimica, ai tempi un settore molto più avanzato della medicina. Mi piace ricordare che i vaccini sono in assoluto l’intervento di sanità pubblica più efficace della storia, capace di salvare circa 2 milioni e mezzo di vite l’anno, 5 al minuto”.

Dal confronto di oggi abbiamo appreso moltissimo” ha dichiarato Pani “certamente che la vaccinazione è anzitutto un concetto, una battaglia tra idee. È necessario sostenere l’idea della vaccinazione, sulla base delle evidenze e con la capacità di comunicare contenuti scientifici a una platea ampia e non necessariamente preparata, contrastando la disinformazione”.

La vaccinazione è anche un sistema intricato” ha sostenuto il Direttore Generale AIFA “che vive di una dialettica essenziale tra la complessità del sistema regolatorio e la singolarità dell’atto individuale in cui tutto si risolve. Immunizzazione significa anche ricerca, una grande rivoluzione sta per arrivare nel campo dei vaccini grazie ai vaccini immunoterapici per i tumori, contro l'Alzheimer e per l'abuso di sostanze stupefacenti. Stiamo per aprire la cassaforte genomica del sistema immunitario e ciò ci dovrebbe portare in pochi anni a strumenti sempre più precisi ed efficaci".

I vaccini” ha concluso Pani “sono al centro di un sistema di collaborazione tra stakeholders, gli stessi che sono rappresentati qui oggi, i pazienti innanzitutto, proseguendo con gli operatori della salute, il mondo accademico e regolatorio, i soggetti pagatori e l’industria. Un equilibrio virtuoso di fondamentale importanza per la salute pubblica”.


Pubblicato il: 03 novembre 2014

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