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“Pelle coltivata in laboratorio a partire da cellule staminali”: l’annuncio dei ricercatori del King’s College - “Pelle coltivata in laboratorio a partire da cellule staminali”: l’annuncio dei ricercatori del King’s College

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“Pelle coltivata in laboratorio a partire da cellule staminali”: l’annuncio dei ricercatori del King’s College

Pelle creata a partire da cellule staminali e coltivata in laboratorio potrebbe essere utilizzata per testare farmaci e cosmetici, rimpiazzando la fase della sperimentazione in vivo, oltre che per sviluppare nuovi trattamenti per le malattie della pelle, secondo i ricercatori che hanno portato a termine lo studio.

Un team internazionale di ricercatori ha infatti annunciato di essere stato il primo a creare dell’epidermide - lo strato più esterno della pelle - coltivata in laboratorio, che ha una barriera funzionale come la pelle vera. La barriera funzionale serve ad evitare che l'acqua fuoriesca dal corpo e a impedire l’entrata a germi e tossine. Fino ad ora, nessuno aveva coltivato con successo dell’epidermide con una barriera funzionale, necessaria per testare i farmaci, hanno commentato gli autori dello studio.

La ricerca, condotta da scienziati del King’s College di Londra e del San Francisco Veteran Affairs Medical Center, è stata pubblicata sulla rivista Stem Cell Reports.

“La possibilità di creare un numero illimitato di campioni di pelle geneticamente identici può essere utile per studiare una serie di condizioni in cui la barriera della pelle è difettosa a causa di mutazioni in geni coinvolti nella formazione della barriera cutanea, come l’ittiosi (pelle secca e squamosa) o la dermatite atopica (eczema)", ha comunicato Teodora Mauro, leader del team di ricerca.

"Possiamo usare questo modello per studiare come la barriera cutanea si sviluppi normalmente, perché possa risultare compromessa in diverse malattie e come sia possibile stimolare la sua riparazione e recupero", ha aggiunto Mauro.

Dusko Ilic, leader del team dell’università inglese, ha dichiarato: "Il nostro nuovo metodo può essere utilizzato per coltivare quantità di epidermide umana  molto maggiori di quantità di equivalenti coltivate in laboratorio dell’epidermide umana e quindi potrebbe essere tarata per i test necessari alla commercializzazione di farmaci e cosmetici”.

"Potrebbero anche essere coltivati degli equivalenti dell’epidermide umana che rappresentino diversi tipi di pelle, a seconda della fonte delle cellule staminali utilizzate e potrebbero quindi essere adattati per studiare una serie di condizioni della pelle e di fattori di sensibilità in diverse popolazioni " ha aggiunto Ilic.

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Pubblicato il: 29 aprile 2014

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