.png)
65° Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS, priorità e piani di azioni per la salute europea - 65° Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS, priorità e piani di azioni per la salute europea
65° Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS, priorità e piani di azioni per la salute europea
Si è discusso delle strategie europee per la sostenibilità del sistema salute da qui ai prossimi 5 anni in occasione del sessantacinquesimo incontro del Comitato Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che si è svolto in Lituania dal 14 al 17 settembre scorso. Quattro giorni di fitti confronti fra i rappresentanti della salute degli Stati Membri, delle organizzazioni di malati e di categoria e della società civile che hanno individuato le priorità di azione per promuovere la salute a livello europeo con un approccio sempre più proattivo, orientato al paziente e volto alla riduzione delle disuguaglianze di accesso alle cure.
Il Comitato Regionale per l’Europa è l'organo decisionale dell'OMS nell’area europea: si compone di rappresentanti di ogni Stato Membro e ogni anno a settembre si riunisce per quattro giorni. Nel corso di queste sessioni annuali vengono formulate le politiche regionali e supervisionate le attività dell’OMS e dell’Europa e viene inoltre commentata la componente regionale del bilancio previsionale dell’OMS.
Uno dei temi più dibattuti nell’incontro di quest’anno è stato come favorire l’inter-settorialità tra le varie istituzioni e tra pubblico e privato, “perché l’azione condivisa dai vari governi – ha commentato in apertura dei lavori il Direttore Regionale Zsuzsanna Jakab - è essenziale per ottenere il miglioramento della salute, valore universale da promuovere come un obiettivo sociale e politico“.
Dagli incontri emergono documenti programmatici e raccomandazioni, come quella espressa nella Risoluzione “Priorities for health systems strengthening in the WHO European Region 2015–2020: walking the talk on people centredness” che invita i Paesi europei a “trasformare i propri servizi sanitari per rispondere alle sfide del 21° secolo”. In particolare, ad impegnarsi per raggiungere e mantenere la copertura sanitaria universale così da evitare il ricorso a pagamenti individuali da parte dei cittadini; a garantire personale sanitario adatto, accesso equo ai servizi, compresi farmaci e tecnologie con un adeguato profilo di costo-efficacia, nonché a rafforzare la qualità dell’informazione medico-scientifica, al pari della trasparenza e della credibilità, nel senso inglese del termine “accountability”.
Non da meno è la risoluzione che definisce le misure di intervento sulla gestione della tubercolosi con un piano di azione 2016-2020 che si concentra sull’allineamento delle strategie a livello dei singoli Stati Membri e dell’OMS e soprattutto sull’accesso ad una prevenzione e diagnosi precoce e a trattamenti farmacologici efficaci e razionali che includano anche i nuovi medicinali.
L’importanza della prevenzione tramite l’attività fisica è alla base anche del documento che invita gli Stati Membri a promuovere iniziative di sensibilizzazione della popolazione per prevenire eventuali disturbi legati alla sedentarietà e a stili di vita scorretti. Per meglio individuare le linee di azioni in tal senso, l’OMS ha sviluppato la prima “Strategia Europea per l’Attività Fisica 2016-2025” con l’obiettivo globale di ridurre del 25% la mortalità prematura per Malattie Non Comunicabili nel 2025, attraverso un maggior ricorso ad iniziative di promozione dell’attività fisica per il benessere e la salute dei cittadini.
In chiusura dell’incontro annuale, anche il Commissario Europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha voluto portare il contributo della Commissione, ribadendo l’intento di una stretta collaborazione tra l'OMS e l’Europa, già avviata con la dichiarazione congiunta del 2010, sui seguenti sei settori chiave: innovazione e salute, sicurezza sanitaria, modernizzazione e integrazione del sistema di informazione sulla salute pubblica, disuguaglianze sanitarie, rafforzamento del sistema sanitario, malattie croniche.
Vai alla sezione del sito OMS dedicata al 65° Comitato Regionale
Pubblicato il: 02 ottobre 2015