Agenzia Italiana del Farmaco Agenzia Italiana del Farmaco

Corticosteroidi e rischio di sanguinamento gastrointestinale: una revisione sistematica e meta-analisi - Corticosteroidi e rischio di sanguinamento gastrointestinale: una revisione sistematica e meta-analisi

Aggregatore Risorse

Aggregatore Risorse

Corticosteroidi e rischio di sanguinamento gastrointestinale: una revisione sistematica e meta-analisi

Da una nuova revisione sistematica e meta-analisi di studi clinici randomizzati condotta da un team di ricercatori norvegesi dell’Ospedale universitario di Oslo – presentata sul British Medical Journal – è emerso che l'impiego di corticosteroidi è associato a un aumento del rischio di sanguinamento e perforazione gastrointestinale. L'aumento del rischio è risultato statisticamente significativo solo per i pazienti ospedalizzati. Per i pazienti in terapia ambulatoriale, la presenza totale di sanguinamento o perforazione è stata molto ridotta e l'aumento del rischio non è stato statisticamente significativo.

I ricercatori hanno condotto una revisione sistematica e meta-analisi di studi controllati randomizzati, in doppio cieco (MEDLINE, EMBASE e Cochrane tra il 1983 e il 2013), che confrontavano un corticosteroide al placebo per qualsiasi patologia o in partecipanti sani. Sono stati esclusi studi con steroidi somministrati per uso locale, in dose singola, o in studi crossover.
Le misure di outcome erano la comparsa di emorragia gastrointestinale o perforazione. Sono state effettuate analisi di sottogruppi predefiniti per gravità della malattia, uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) o farmaci gastroprotettori, e storia di ulcera peptica.

Gli studi inclusi sono stati 159 studi (n = 33 253). In totale, 804 (2,4%) pazienti hanno avuto un’emorragia o una perforazione gastrointestinale (2,9% e 2,0% per corticosteroidi e placebo). I corticosteroidi hanno aumentato il rischio di emorragia gastrointestinale o perforazione del 40% (OR 1,43, 95% CI 1,22-1,66). Il rischio è aumentato per i pazienti ricoverati in ospedale (OR 1,42, 95% CI 1,22-1,66). Per i pazienti in terapia ambulatoriale, l'aumento del rischio non è stato statisticamente significativo (OR 1,63, 95% CI 0,42-6,34). Solo 11 sanguinamenti o perforazioni gastrointestinali si sono verificati tra i 8651 pazienti in terapia ambulatoriale (0,13%). L’aumento del rischio era ancora presente nelle analisi dei sottogruppi (studi con l'uso di FANS escluso; OR 1.44, 95% CI 1,20-1,71, ulcera peptica come criterio di esclusione escluso; OR 1.47, 95% CI 1,21-1,78, e uso di farmaci gastroprotettori esclusi; OR 1.42, 95% CI 1,21-1,67).

I risultati della revisione sistematica mostrano che l’uso di corticosteroidi può aumentare del 40% l’odds ratio (OR) per il rischio di sanguinamento o di perforazione del tratto gastrointestinale. L’aumento del rischio, comunque, è stato limitato ai pazienti ospedalizzati. Per i pazienti in assistenza ambulatoriale, che avevano una occorrenza assoluta di sanguinamento gastrointestinale o perforazione molto bassa, l’aumento del rischio non è stato significativamente rilevante. I risultati persistevano quando sono stati esclusi i pazienti ad alto rischio o a basso rischio (uso concomitante di FANS, ulcera peptica precedente come criterio di esclusione e uso di farmaci gastroprotettori), confermando la robustezza dei risultati.

L’analisi – hanno concluso i ricercatori – indica che fattori addizionali alla terapia con corticosteroidi, come la gravità della malattia o il trattamento medico avanzato, possono rendere alcuni pazienti più vulnerabili agli eventi avversi legati all’uso di corticosteroidi. Una possibile spiegazione è che i sanguinamenti e le perforazioni riscontrate tra i pazienti ospedalizzati possono essere complicazioni di ulcere da stress riscontrate nei pazienti severamente malati.

Le ulcere da stress si verificano in risposta a grave stress fisiologico in pazienti critici. Sebbene il meccanismo non sia del tutto noto, implica una diminuzione del flusso sanguigno della mucosa con conseguente ischemia dei tessuti e degrado delle difese delle mucose, consentendo a fattori fisiologici di produrre lesioni e ulcerazioni. Molti fattori di rischio sono stati proposti per il sanguinamento dell’ulcera da stress, ma solo la ventilazione meccanica e coagulopatia sono state documentate come fattori di rischio indipendenti. Nonostante questa evidenza, diversi studi hanno dimostrato che la terapia acido-soppressiva è utilizzata come profilassi dell'ulcera da stress nei reparti ospedalieri e ambulatoriali. Un uso della terapia acido-soppressiva descritto come improprio. Una spiegazione a questo uso eccessivo – scrivono gli Autori – può essere la discrepanza tra le monografie del prodotto e le raccomandazioni cliniche o dei database nella valutazione dell’ulcera peptica e del sanguinamento gastrointestinale come possibili effetti avversi ai corticosteroidi.

Leggi lo studio su Pubmed


Pubblicato il: 15 settembre 2014

Aggregatore Risorse

Galleria

Cookie Bar

Modulo gestione cookie

Descrizione cookieBar

Questo sito utilizza cookie tecnici e analytics, necessari al suo funzionamento, per i quali non è richiesto il consenso. Per alcuni servizi aggiuntivi, le terze parti fornitrici, dettagliatamente sotto individuate, possono utilizzare cookies tecnici, analytics e di profilazione. Per saperne di più consulta la PRIVACY POLICY. Per proseguire nella navigazione devi effettuare la scelta sui cookie di terze parti dei quali eventualmente accetti l’utilizzo. Chiudendo il banner attraverso la X in alto a destra rifiuti tutti i cookie di terze parti. Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento attraverso il link "Gestione cookie" presente nel footer.

Social networks
torna all'inizio del contenuto