In un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine sono stati pubblicati i risultati ottenuti da quattro diversi studi clinici condotti su pazienti con dermatite atopica trattati con dupilumab, un anticorpo monoclonale diretto contro l’interleuchina-4 (IL-4) e l’interleuchina-13 (IL-13).

Il farmaco è stato valutato su pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave non controllata con trattamenti topici in due studi della durata di quattro settimane e in uno della durata di dodici settimane come monoterapia, e in combinazione con glucocorticoidi topici in un altro studio di quattro settimane.

Gli studi, condotti in Europa e negli Stati Uniti, erano progettati principalmente per valutare la sicurezza ma hanno valutato anche endpoint esplorativi di efficacia, tra cui il punteggio dell’EASI, Eczema Area and Severity Index, il punteggio della valutazione globale dello sperimentatore, il prurito e i livelli sierici dei biomarker.

Nei due studi sulla monoterapia da quattro settimane, 67 pazienti sono stati assegnati al trattamento con dupilumab o placebo per via sottocutanea una volta alla settimana. In un altro studio su dupilumab come agente singolo,  109 pazienti sono stati assegnati al trattamento con l’anticorpo o placebo per dodici settimane. Infine, in uno studio di fase II, 31 pazienti sono stati assegnati al trattamento con quattro somministrazioni settimanali di dupilumab o placebo in combinazione con glucocorticoidi topici.

I pazienti che hanno ottenuto una riduzione del 50% del punteggio dell’indice EASI sono stati l'85% nel gruppo dupilumab rispetto al 35% nel gruppo placebo; il 40% dei pazienti del gruppo dupilumab e il 7% di quelli del gruppo placebo hanno ottenuto la scomparsa totale o quasi totale delle lesioni cutanee, valutata dagli sperimentatori, mentre rispettivamente il 55,7% e il 15,1% hanno ottenuto una diminuzione dei punteggi del prurito.

I più comuni eventi avversi, prevalentemente di entità lieve o moderata, sono risultati simili tra i gruppi e sono stati rinofaringite e cefalea.

L'anno scorso alcuni degli autori avevano firmato un altro articolo, anche questo pubblicato sul Nejm, che aveva evidenziato un effetto benefico di dupilumab contro l’asma persistente, moderata o grave. In questo nuovo articolo, secondo i ricercatori, "i risultati forniscono la prova che l'asma allergica e la dermatite atopica potrebbero avere dei driver correlati - in particolare, l'interleuchina-4 e l'interleuchina-13 - che potrebbero beneficiare dello stesso approccio terapeutico; inoltre, questa comunanza suggerisce che altre malattie atopiche potrebbero condividere tali driver, fornendo un razionale per studiare dupilumab in tali condizioni”.

Leggi l’articolo sul NEJM