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EMA raccomanda una nuova terapia genica per il trattamento della leucodistrofia metacromatica - EMA raccomanda una nuova terapia genica per il trattamento della leucodistrofia metacromatica

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EMA raccomanda una nuova terapia genica per il trattamento della leucodistrofia metacromatica

Pillola dal Mondo n. 1892 - L’EMA ha raccomandato il rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione Europea per la terapia genica Libmeldy, per il trattamento della leucodistrofia metacromatica (MLD), una malattia metabolica ereditaria rara che colpisce il sistema nervoso. Libmeldy è indicato per l’uso nei bambini con forme di MLD “infantile tardiva” o “giovanile precoce”, che sono stati identificati come portatori del gene difettoso ma non hanno ancora sviluppato sintomi. È indicato anche nei bambini a cui è stata diagnosticata la forma giovanile precoce che hanno iniziato a sviluppare sintomi ma hanno ancora la capacità di camminare in modo indipendente e prima dell’inizio del declino cognitivo.

Attualmente non esiste una terapia per la MLD, una malattia causata da un difetto nel gene che produce l’enzima arilsulfatasi A (ARSA), che provoca un accumulo di solfatidi nel sistema nervoso centrale e periferico. Il danno causato da questo porta alla progressiva perdita della funzione motoria e delle capacità cognitive e, in ultima analisi, alla morte.

Circa la metà dei pazienti con il gene ARSA difettoso mostra i primi sintomi entro i tre anni di età. Quando i sintomi compaiono nei bambini piccoli, il decorso della malattia è tipicamente grave; la maggior parte dei bambini perde la capacità di camminare o parlare entro pochi mesi dai primi sintomi e oltre il 75% muore  entro cinque anni. Pertanto per questi pazienti esiste un’esigenza medica insoddisfatta. La malattia può comparire anche più tardi durante l’infanzia o durante l’età adulta. Anche questi pazienti sperimentano un declino della funzione motoria e cognitiva e alla fine muoiono a causa della malattia, ma a un ritmo più lento rispetto alle forme ad esordio precoce della malattia.

Libmeldy è un medicinale di terapia genica, per il quale le cellule staminali emopoietiche CD34 + e le cellule progenitrici vengono raccolte dal midollo osseo del paziente o dal sangue periferico mobilizzato. Queste cellule vengono modificate per inserire un gene funzionale per produrre l’enzima ARSA. Quando le cellule modificate vengono reimmesse nel paziente come infusione una tantum, ci si aspetta che inizino a produrre l’enzima ARSA che scompone l’accumulo di solfatidi nelle cellule nervose e in altre cellule del corpo del paziente.

Nella sua valutazione complessiva dei dati disponibili, il Comitato per le terapie avanzate dell’EMA (CAT) ha rilevato che i benefici di Libmeldy superavano i possibili rischi nei pazienti con forme di MLD infantili tardive o giovanili precoci che non hanno ancora alcun sintomo e in pazienti con forma giovanile precoce con primi sintomi della malattia. Negli studi clinici, Libmeldy ha dimostrato più efficacia nei pazienti che non avevano ancora sviluppato i sintomi. Una volta ricevuto il medicinale, le loro prestazioni per quanto riguarda la funzione cognitiva e motoria sono state mantenute e paragonabili a quelle dei loro coetanei sani durante il periodo di osservazione.

Tuttavia, nei pazienti con la forma giovanile precoce di MLD che già mostravano sintomi quando hanno ricevuto Libmeldy per la prima volta, gli effetti sono stati meno pronunciati. È stato osservato un possibile declino più lento della funzione motoria mentre la funzione cognitiva è stata mantenuta rispetto a quanto si sa sulla progressione della malattia nei pazienti non trattati. Più la malattia era già progredita in questi pazienti, meno effetti positivi si potevano osservare. Pertanto, nei pazienti con forma giovanile precoce di MLD che hanno già sviluppato sintomi, il CAT ha concluso che il successo del trattamento è massimizzato se al momento della diagnosi, dello screening per il trattamento e del trattamento, i bambini possono ancora camminare in modo indipendente e non presentano segni di declino cognitivo.

Le principali reazioni avverse osservate negli studi clinici sono state febbre, neutropenia febbrile, stomatite e mucosite. Questi effetti indesiderati sono correlati al medicinale utilizzato per preparare il paziente al trattamento con Libmeldy. Come per tutti gli interventi con cellule staminali ematopoietiche, esiste inoltre il rischio che i pazienti sviluppino più avanti nel corso della vita tumori maligni come leucemia o linfoma.

Il parere adottato dal CHMP rappresenta un passo intermedio nel percorso di Libmeldy verso l’accesso dei pazienti e sarà ora inviato alla Commissione Europea per l’adozione di una decisione sull’autorizzazione all’immissione in commercio in tutta l’Unione Europea. Una volta autorizzato, le decisioni riguardanti il prezzo e il rimborso saranno assunte da ciascuno Stato membro, tenendo conto del potenziale ruolo/uso di questo medicinale nel contesto del proprio sistema sanitario nazionale.


Pubblicato il: 28 ottobre 2020

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