Il Direttore Generale dell’AIFA Luca Pani: “La tutela della salute passa anche attraverso il rafforzamento dei controlli sul territorio che, ormai da diverso tempo, abbiamo intensificato con la ferma intenzione di proseguire su questa linea, impedendo che prodotti pericolosi possano essere reperiti attraverso traffici illegali. Nel caso dei “finti naturali” il pericolo che si corre è quello di assumere, in modo inconsapevole, prodotti di dubbia provenienza che il più delle volte contengono derivati di scarsa qualità dei principi attivi.

Il Generale del Comando Carabinieri Tutela Salute Cosimo Piccinno: “Il monitoraggio continuo del mercato è prioritario nell’attività quotidiana svolta da tutti i nuclei NAS perché consente di identificare preventivamente molte tipologie di prodotto estremamente pericolose per la salute. Consente di prevenire casi che potrebbero avere tragici risvolti”.

Il Dipartimento competente del Ministero della Salute conferma che ogni anno è notificato un numero elevatissimo di integratori alimentari, di cui viene verificata la compatibilità con il quadro normativo vigente. Operazioni come quella realizzata di concerto tra Ministero, AIFA e NAS consentono di monitorare parallelamente il “mercato illegale”, contribuendo in tal modo a ridurre il rischio che i cittadini possano acquistare prodotti immessi in commercio senza alcun tipo di controllo. 

Per rendere operativo il memorandum siglato tra AIFA e Ministero della Salute lo scorso 14 dicembre, riguardante le “Misure da applicare a prodotti naturali e integratori alimentari in caso di contraffazioni o contrasti con la normativa vigente”, l’AIFA, il Ministero della Salute, il Comando Carabinieri per la tutela della salute e 5 Nuclei NAS, con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità e della Commissione per la Vigilanza sul Doping e le attività sportive, hanno condotto un’iniziativa di monitoraggio del mercato in 5 città italiane: Bologna, Firenze, Roma, Milano, Trento.
Dopo aver individuato alcuni punti vendita, in particolare negozi per sportivi/integratori e sexy shop, sono stati prelevati e sottoposti a controllo analitico prodotti presentati come “naturali”.
Dai risultati preliminari delle analisi di alcuni prodotti prelevati presso i sexy shop si è evidenziata la contraffazione con sostanze farmacologicamente attive non indicate in etichetta, e in un caso anche con alcaloidi ad azione stupefacente.
In attesa dei risultati conclusivi delle analisi di laboratorio condotte dall’Istituto Superiore di Sanità, trovano conferma alcuni aspetti relativi al fenomeno dei farmaci illegali, in particolare:

• l’affermarsi di uno schema che prevede l’acquisto attraverso Internet da parte dei rivenditori e il successivo smistamento attraverso i punti vendita sul territorio;
• la disponibilità di farmaci per le disfunzioni erettili anche in esercizi commerciali non autorizzati alla vendita di tali prodotti;
• la bassa incidenza di irregolarità nelle reti distributive usualmente sottoposte a controlli regolari.

A questa prima operazione faranno seguito altre iniziative già definite e finalizzate a garantire l’efficace e costante monitoraggio del mercato, mediante nuove strategie di prevenzione e contrasto in grado di contrastare i mutamenti nell’assetto della “catena distributiva illegale”.
Per far fronte all’intensificazione dei controlli delle Autorità competenti, è sempre più frequente, infatti, la pratica di mascherare come rimedi “naturali” prodotti che contengono sostanze attive analoghe a quelle dei farmaci, come le sostanze dopanti ad uso sportivo e i farmaci per il trattamento della disfunzione erettile, della calvizie e per la perdita di peso.