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FDA approva l’antiaggregante piastrinico voraxapar - FDA approva l’antiaggregante piastrinico voraxapar

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FDA approva l’antiaggregante piastrinico voraxapar

La Food and Drug Administration ha approvato vorapaxar, un farmaco che riduce il rischio di attacco cardiaco, ictus e morte cardiovascolare nei pazienti che abbiano già subito un infarto o siano affetti da arteriopatia periferica.

Voraxapar è il primo di una nuova classe di farmaci, chiamati antagonisti dei recettori della trombina (Protease Activated Receptor-1 p PAR-1). Si tratta di un agente antipiastrinico che riduce la tendenza delle piastrine ad aggregarsi per formare un coagulo di sangue. Diminuendo la formazione di coaguli di sangue, diminuisce anche il rischio di infarto e ictus.

Come per altri farmaci che inibiscono la coagulazione del sangue, voraxapar aumenta però il rischio di sanguinamento,  che rappresenta anche la reazione avversa più comunemente riportata nelle persone che lo assumono. Il farmaco riporta un “boxed warning” sulla confezione che avverte gli operatori sanitari di questo rischio ed è ovviamente sconsigliato per i pazienti che abbiano già avuto un attacco ischemico transitorio (TIA), un ictus o un’emorragia cerebrale, per il rischio di andare incontro ad ulteriori emorragie.

Gli operatori sanitari dovrebbero informare i pazienti che assumono voraxapar del rischio di perdite ematiche e di ematomi. I pazienti devono riferire al proprio medico curante di qualsiasi sanguinamento imprevisto, prolungato o eccessivo, o della presenza di sangue nelle feci o nelle urine. Il farmaco sarà distribuito con una Medication Guide per i pazienti approvata dalla FDA, che fornisce le istruzioni per l'uso e importanti informazioni di sicurezza.

Voraxapar è stato studiato, in combinazione con altri agenti antipiastrinici, in un trial clinico che ha coinvolto più di 25000 pazienti. Nei pazienti che hanno avuto un attacco cardiaco o con malattia arteriosa periferica, questo farmaco riduce il rischio di attacco di cuore, ictus e morte cardiovascolare. Nello studio che ha sostenuto l'approvazione del farmaco, vorapaxar ha ridotto questo rischio dal 9,5 % al 7,9 % in un periodo di 3 anni: circa lo 0,5 per cento l'anno.

 Leggi il comunicato della FDA


Pubblicato il: 14 maggio 2014

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