Il malato al centro: dalla teoria alla pratica - Il malato al centro: dalla teoria alla pratica
Il malato al centro: dalla teoria alla pratica
La centralità del paziente nell’ambito dei percorsi di ricerca e sviluppo dei nuovi trattamenti terapeutici è stata definita come il farmaco “blockbuster” del secolo. Investire sull’empowerment e sull’educazione del paziente per promuoverne la partecipazione qualificata nei percorsi di sperimentazione, sviluppo e monitoraggio dei farmaci è uno degli obiettivi più importanti che le istituzioni sanitarie stanno perseguendo già da qualche tempo. Ne è testimonianza il recente accordo di collaborazione che l’AIFA ha sottoscritto con l’Accademia Europea dei pazienti sull'Innovazione Terapeutica, EUPATI, per realizzare un sistema educativo in grado di fornire un contributo qualificato dei pazienti e dei loro familiari sul processo regolatorio del farmaco.
Sul coinvolgimento del malato nella sperimentazione e nei processi decisionali dei medicinali ma soprattutto sulle azioni concrete da declinare sul campo, l’EUPATI ha ospitato nei giorni scorsi a Berlino un workshop aperto a rappresentanti del settore farmaceutico e alle organizzazioni dei pazienti e dei loro familiari. Ogni partecipante è stato coinvolto in tre diverse sessioni finalizzate a discutere dei benefici del coinvolgimento di paziente e familiari, delle attuali barriere esistenti e delle necessarie conformità alle cornici legislative che devono essere aggiornate per consentire nelle fasi di ricerca e sviluppo l’avvio di partnership lineari e trasparenti con i pazienti e i loro familiari. La base di queste discussioni è stata costituita da oltre venti casi studio negli ambiti delle malattie rare, della pediatria, dell’oncologia, delle malattie neurologiche e dell'HIV che hanno consentito ai partecipanti di identificare approcci reali e percorsi di successo.
Da queste discussioni più ristrette sono emerse alcune conclusioni confluite in una sessione plenaria finale, durante la quale sono state individuate le azioni prioritarie da attuare, approvate a votazione:
- sviluppare una serie di linee guida per tutte le parti interessate (compresi i regolatori);
- creare dei gruppi di lavoro per descrivere, testimoniare e quindi diffondere il tipo di impatto e di benefici che derivano dal coinvolgimento del paziente;
- definire le misure necessarie per coinvolgere i pazienti e i familiari attraverso una “check list” per monitorare il coinvolgimento del paziente in ogni fase della ricerca e sviluppo;
- creare indicatori chiave di performance per misurare il coinvolgimento del paziente in termini di qualità, quantità e facilità di accesso.
Al momento alcuni volontari sono quindi coinvolti nei diversi ambiti per portare avanti queste azioni da qui ai prossimi mesi.
Leggi il comunicato stampa sul sito EUPATI
Pubblicato il: 19 agosto 2014