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Solfato di magnesio inefficace per ritardare il parto pretermine - Solfato di magnesio inefficace per ritardare il parto pretermine

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Solfato di magnesio inefficace per ritardare il parto pretermine

Il solfato di magnesio è inefficace nel ritardare il parto o prevenire la nascita pretermine, non ha apparenti vantaggi per una serie di esiti neonatali e materni come agente tocolitico e il suo uso per questa indicazione può essere associato ad un aumentato rischio di mortalità fetale, neonatale o infantile, secondo una revisione di studi condotta da un team di ricercatori neozelandesi e australiani guidati da Caroline A Crowther dell’Università di Auckland (Nuova Zelanda) e pubblicata su “The Cochrane Library”. Al contrario, il suo impiego in adeguati sottogruppi di donne ha dimostrato effetti benefici per la neuroprotezione materna, fetale, neonatale e infantile.

Anche il rinvio a breve termine della nascita, quando il travaglio è prematuro (prima delle 37 settimane), può contribuire a migliorare i risultati per il nascituro, poichè la donna può assumere farmaci corticosteroidi che aiutano a sviluppare i polmoni del bambino in breve tempo. Il solfato di magnesio è uno dei farmaci utilizzati come agente tocolitico per inibire l'attività uterina nelle donne in travaglio pretermine con l'obiettivo di prevenire la nascita pretermine.

La revisione si proponeva di valutare gli effetti della terapia con solfato di magnesio somministrata alle donne con minaccia di travaglio pretermine con l'obiettivo di prevenire la nascita pretermine e le sue conseguenze. Le ricerche sono state condotte sul Registro “Cochrane Pregnancy and Childbirth Group's Trials” fino al 31 gennaio 2014.

Gli Autori hanno selezionato gli studi controllati randomizzati di solfato di magnesio come unico tocolitico, somministrati per qualsiasi via, verso placebo, nessun trattamento o a terapia tocolitica alternativa (non solfato di magnesio) per le donne considerate in travaglio pretermine. Almeno due revisori hanno valutato l'ammissibilità dei trial e il rischio di bias e hanno proceduto all’estrazione dei dati in modo indipendente.

La revisione – che ha incluso 37 studi con 3571 donne e i loro bambini -non ha riscontrato che il solfato di magnesio, somministrato a donne in travaglio prematuro, abbia impedito ai bambini di nascere troppo presto o abbia ridotto i rischi di gravi problemi di salute nello sviluppo del bambino. Tuttavia, il solfato di magnesio prenatale è efficace per le donne che sviluppano pre-eclampsia (pressione alta e proteine nelle urine) e per proteggere il cervello dei bambini.

Per l’outcome primario del parto entro le 48 ore dall’ingresso nel trial, differenze significative sono state osservate tra le donne che hanno ricevuto solfato di magnesio e le altre (placebo / nessun farmaco tocolitico alternativo, betamimetici, calcio-antagonisti, inibitori della COX, inibitori delle prostaglandine, o gonadotropina corionica umana) (19 studi, 1.913 donne). Allo stesso modo per l'outcome primario di esiti infantili gravi, non vi erano differenze significative tra i neonati esposti al solfato di magnesio e quelli che non lo erano stati (18 trial, 2187 neonati). Nei sette studi che consideravano gravi esiti nella madre, non sono stati registrati eventi.

Nel gruppo trattato con solfato di magnesio rispetto alle donne trattate con placebo prenatale o senza alcun farmaco tocolitico alternativo, è stato registrato un aumento del rischio borderline di morte (fetale, neonatale, infantile) (risk ratio (RR) 4,56, 95% intervallo di confidenza (CI) 1,00-20,86; due studi, 257 neonati); nessuno dei confronti tra il solfato di magnesio e le altre classi di farmaci tocolitici ha mostrato differenze per questo risultato (10 studi, 991 neonati). Gli outcome di morti neonatali e/o infantili e di morti fetali non hanno mostrato differenze tra l’uso di solfato di magnesio e il non uso, se confrontato con un placebo / nessun farmaco tocolitico alternativo, o qualsiasi specifica classe di farmaci tocolitici. Per la maggior parte degli altri outcome secondari, non vi erano differenze significative tra solfato di magnesio e i gruppi di controllo per il rischio di parto pretermine (fatta eccezione per un rischio significativamente più basso con solfato di magnesio rispetto ai barbiturici in uno studio di 65 donne), età gestazionale al momento della nascita, intervallo tra l’ingresso nel trial e la nascita, altre patologie neonatali, o esiti legati allo sviluppo neurologico. La durata della permanenza in una unità di terapia intensiva era significativamente maggiore nel gruppo trattato con solfato di magnesio rispetto al gruppo trattato con calcio-antagonisti, ma non se confrontato con gli inibitori della COX o con gli inibitori delle prostaglandine. Nessuna morte materna è stata registrata nei quattro studi che consideravano questo outcome. Differenze significative tra solfato di magnesio e i gruppi di controllo non sono state osservate per eventi avversi materni abbastanza gravi da interrompere il trattamento, ad eccezione di un beneficio significativo di solfato di magnesio rispetto ai betamimetici in un singolo trial.

Gli Autori concludono che il solfato di magnesio è inefficace nel ritardare la nascita o prevenire la nascita pretermine, non ha apparenti vantaggi per una serie di esiti neonatali e materni come agente tocolitico e il suo uso per questa indicazione può essere associato ad un aumentato rischio di mortalità fetale, neonatale o infantile (diversamente dal suo impiego in gruppi adeguati di donne per la neuroprotezione materna, fetale, neonatale e infantile, in cui cui sono stati dimostrati effetti benefici).

Leggi l’Abstract della revisione


Pubblicato il: 27 agosto 2014

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