.png)
Studio NIH recente non trova legame tra integratori di testosterone e rischio di infarto del miocardio - Studio NIH recente non trova legame tra integratori di testosterone e rischio di infarto del miocardio
Studio NIH recente non trova legame tra integratori di testosterone e rischio di infarto del miocardio
Nonostante alcune recenti ricerche abbiano collegato la terapia di testosterone ad un maggiore rischio di infarto e ictus, un nuovo studio che ha coinvolto più di 25.000 uomini anziani suggerisce il contrario.
Lo studio, finanziato dai National Institutes of Health (NIH) statunitensi “è stato motivato da una preoccupazione crescente, negli Stati Uniti e a livello internazionale, riguardo la terapia di testosterone e il possibile maggiore rischio di malattie cardiovascolari negli uomini anziani, in particolare infarto e ictus”, ha affermato il capo ricercatore Jacques Baillargeon, professore associato di epidemiologia presso l’Università del Texas Medical Branch a Galveston.
“Questa preoccupazione è aumentata negli ultimi anni, sulla base dei risultati di uno studio clinico e due studi osservazionali”, ha aggiunto Baillargeon. “È importante notare, tuttavia, che vi è un grande corpo di evidenze che è coerente con le nostre conclusioni, che non riscontrano un aumento del rischio di attacco di cuore associato all’uso di testosterone”.
Il team di ricercatori di Galveston ha esaminato dati raccolti su più di 25.000 uomini di età superiore ai 65 anni, tutti beneficiari di Medicare, che si sono sottoposti alla terapia di testosterone per un massimo di otto anni.
Lo studio ha incluso anche un “gruppo di controllo” di uomini simili che non sono stati trattati con la terapia di testosterone.
I risultati, che sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Pharmacotherapy, hanno concluso che la terapia con testosterone non era collegata ad alcun aumento del rischio di attacco di cuore. In effetti, gli uomini più a rischio per problemi cardiaci che hanno utilizzato il testosterone presentavano, secondo i ricercatori, un tasso inferiore di attacchi di cuore rispetto agli uomini con caratteristiche simili non sottoposti al trattamento.
“Si tratta di una rigorosa analisi di un numero elevato di pazienti”, ha osservato Baillargeon. “I nostri risultati non hanno mostrato un aumento del rischio di attacco cardiaco associato con l’uso di testosterone negli uomini più anziani”, ha detto.
Eppure, il problema è probabilmente lungi dall’essere risolto, ha precisato Baillargeon. “Solo degli studi clinici randomizzati su larga scala potranno fornire evidenze decisive per quanto riguarda questi rischi nei prossimi anni”, ha dichiarato.
Leggi lo studio
Pubblicato il: 07 luglio 2014