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Studio pubblicato su JAMA Internal Medicine mostra che attività fisica e mentale rafforzano la funzione cognitiva negli anziani - Studio pubblicato su JAMA Internal Medicine mostra che attività fisica e mentale rafforzano la funzione cognitiva negli anziani
Studio pubblicato su JAMA Internal Medicine mostra che attività fisica e mentale rafforzano la funzione cognitiva negli anziani
Secondo uno studio pubblicato online su JAMA Internal Medicine, l'attività fisica e mentale sono entrambe associate a un miglioramento della funzione cognitiva negli anziani sedentari con disturbi cognitivi.
Secondo la premessa dello studio, nei prossimi 40 anni in tutto il mondo è previsto un aumento drammatico di deficit cognitivo e demenza, a causa dell'allungamento della vita e dei cambiamenti demografici. Gli interventi comportamentali sono una strategia potenziale per prevenire o ritardare la demenza in soggetti asintomatici, ma pochi studi controllati e randomizzati finora hanno esaminato gli effetti dell'attività fisica e mentale insieme.
Lo studio randomizzato e controllato di Deborah E. Barnes, Ph.D. University of California di San Francisco, e colleghi, è stato condotto su 126 anziani inattivi con disturbi cognitivi, con un’età media di 73,4 anni. Tutti si sono impegnati in attività mentale (1 ora/giorno, 3 giorni/settimana) a casa propria, e in attività fisica in corsi (1 ora/giorno, 3 giorni/settimana) per 12 settimane e sono stati assegnati al gruppo per attività mentale di intervento (MA-I = lavoro al computer intensivo), o a quello di attività mentale di controllo (MA-C = DVD didattici) più esercizio di intervento (EX-1 = aerobica) o di esercizio di controllo (EX-C = stretching e tonificazione). Secondo il progetto di studio, i gruppi erano quattro: MA-I/EX-I, MA-I/EX-C, MA-C/EX-1 e MA-C/EX-C.
Lo studio ha mostrato che i punteggi cognitivi sono migliorati in modo significativo nel corso delle 12 settimane, ma non ci sono state differenze significative tra il gruppo di intervento e quello di controllo attivo. Questi risultati potrebbero suggerire che nella popolazione di questo studio l'entità dell'attività è più importante del tipo di attività, in quanto tutti i gruppi hanno partecipato sia all'attività mentale sia all'esercizio fisico.
Leggi lo studio su JAMA Internal Medicine
Pubblicato il: 07 giugno 2013